Nuove pagine
- 18:57, 20 nov 2024 Taqi (titolo) (cron | modifica) [1 102 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con ": ''Questo articolo riguarda il titolo dell’Imam al-Jawad (A). Per il carattere dell’Imam (A), vedere Imam Muhammad ibn Ali al-Jawad (A).'' Taqī, (in arabo: التَقي) che significa pio e con timore riverenziale verso Dio, è uno dei titoli più famosi dell’Imam al-Jawad (A), [2] il nono Imam sciita. Nel libro Hayat al-Imam Muhammad al-Jawad, Baqir Sharif al-Qarashi, un ricercatore di storia islamica (m. 1433/2012), fa luce sulle origini di questo titolo. Egli...")
- 18:56, 20 nov 2024 Versetto Aman al-Rasul (cron | modifica) [7 395 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Il versetto Aman al-Rasul Il versetto Āman al-Rasūl (in arabo: آية آمَنَ الرَّسُول) o i versetti Āman al-Rasūl (in arabo: آيتا آمَنَ الرَّسُول) o il credo dell’Apostolo (Sacro Corano 2:285-286) evidenziano i seguenti principi: fede in Dio, riconoscere la veridicità dei profeti, credere nella resurrezione, l’obbligo di adorare Iddio, fede sincera e obbedienza pratica dei credenti, perdono divino e considerazione divina delle cap...")
- 18:55, 20 nov 2024 Muftarad al-ta'a (cron | modifica) [7 867 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Muftarad al-ta'a Muftaraḍ al-ṭāʿa (in arabo: مُفْتَرَضُ الطاعَة) è uno status speciale degli Imam sciiti (A) indicante qualcuno verso il quale vige l’obbligo di obbedienza assoluta e incondizionata. I sapienti sciiti, citando alcuni versetti coranici come il versetto Ulu l-Amr, e hadith come l’Hadith al-Thaqalayn, l’Hadith al-Safina e l’Hadith al-Manzila, considerano gli Imam sciiti (A) individui ai quali è obbligatorio obbedire. Alcuni s...")
- 18:51, 19 nov 2024 Versetto del Giuramento di fedeltà di Ridwan (cron | modifica) [8 325 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Il versetto del Giuramento di fedeltà di Ridwan Il versetto del Giuramento di fedeltà di Riḍwān (in arabo: آیَة بَيْعَة الرِضْوان) o il Versetto del giuramento (in arabo: آيَة البَيْعَة) dichiara il compiacimento di Dio nei confronti dei credenti che presero parte al Giuramento di Ridwan. I sapienti sunniti si basano su questo versetto per provare la teoria della rettitudine dei compagni [del Profeta (S)], ma gli esegeti coranici sci...")
- 17:18, 12 nov 2024 Jawad al-A'imma (titolo) (cron | modifica) [3 602 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con ": Questo articolo riguarda il titolo dell’Imam al-Jawad (A). Per il carattere dell’Imam (A), vedere ''Imam Muhammad ibn Ali al-Jawad (A)''. '''Jawād''' (in arabo: الجَواد) è un titolo ampiamente riconosciuto dell’Imam Muhammad al-Taqi (A), il nono Imam sciita. [1] Jawad letteralmente significa generoso e dalle mani aperte [di manica larga]. [2] Si tramanda che il titolo di al-Jawad sia stato conferito al nono Imam (A) per la sua notevole generosità. [3]...")
- 17:01, 12 nov 2024 Assemblea Mondiale di Ahl al-Bayt (cron | modifica) [2 137 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''L'Assemblea Mondiale di Ahl al-Bayt''' (Persiano: مجمع جهانی اهل بیت) è un'organizzazione internazionale non governativa istituita con l'obiettivo di introdurre l'Islam autentico, diffondere gli insegnamenti del Corano e di Ahl al-Bayt (a), rafforzare l'unità islamica e identificare, organizzare, educare e supportare i seguaci di Ahl al-Bayt (a). Questa assemblea è stata fondata nel maggio 1990, dopo una conferenza internazionale alla quale hanno pa...")
- 15:12, 12 nov 2024 Lavanda di pentimento (cron | modifica) [8 491 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Lavanda di pentimento La lavanda di pentimento o ghusl al-tawba (in arabo: غُسْل التَوبَة) è una lavanda rituale raccomandata e un atto di pentimento davanti a Dio. Secondo le fatwa dei giurisperiti sciiti è raccomandato eseguire una lavanda rituale di pentimento in caso di miscredenza, atti immorali e peccati minori. Alcuni sapienti sunniti sostengono che è obbligatorio eseguire una lavanda rituale di pentimento in caso di miscredenza. Secondo un hadith,...")
- 19:31, 9 nov 2024 Piangere per Husayn (A) (cron | modifica) [9 620 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Piangere per Husayn (A)''' significa versare lacrime per le ingiustizie subite dall’Imam al-Husayn (A), il terzo Imam degli sciiti, e i suoi compagni. Gli hadith tramandati dagli Imam (A) sciiti incoraggiano l’atto di piangere per Husayn (A), enfatizzandone le potenziali ricompense come il perdono dei peccati e l’entrata in Paradiso. Per di più, alcuni hadith affermano che persino gli angeli e i passati profeti (A) hanno versato lacrime per le tribolazioni affr...")
- 19:13, 9 nov 2024 Vedere Iddio (cron | modifica) [21 677 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Vedere Iddio Vedere Iddio, o la percezione visiva di Dio, (in arabo: رُؤيَة الله) è una questione teologica [islamica] in merito alla possibilità di vedere Dio con gli occhi fisici. Secondo i teologi imamiti e mutaziliti, Iddio non può essere visto con gli occhi fisici, né in questo mondo né nell’aldilà. Essi argomentano che la percezione di Dio con i nostri occhi implicherebbe che Iddio possieda una forma fisica o un corpo. D’altro canto, molte scuol...")
- 11:46, 31 ott 2024 Hadith al-Tashbih (cron | modifica) [19 327 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Ḥadīth al-Tashbīh''' (in arabo: {{Arabic|حَديث التَشبيه}}, Hadith della somiglianza) o Hadīth al-Ashbāh (in arabo: حَديث الأَشْباه) è un hadith del Profeta (S) riportante che l’Imam Ali (A) è simile ai profeti. Questo hadith afferma che l’Imam Ali (A) possiede la conoscenza di Adamo (A), la ricerca della pace e la pietà di Noè (A), la pazienza di Abramo (A), la solennità e la saggezza di Mosè (A), l’ascetismo di Davide e l...")
- 11:39, 31 ott 2024 Kazim (titolo) (cron | modifica) [4 097 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con ": ''Questo articolo riguarda il titolo dell’Imam Musa ibn Ja'far (A). Per il carattere dell’Imam (A), vedi Imam Musa ibn Ja'far al-Kazim (A).'' '''Kāẓim''' (in arabo: {{Arabic|الکاظِم}}) è uno dei titoli più noti dell’Imam Musa ibn Ja'far (A). [1] Era conosciuto come kazim poiché tratteneva la propria ira [2] ed era paziente di fronte alle crudeltà [3]. Secondo i libri di etica islamica una persona che trattiene la propria ira è chiamata kazim. [4]...")
- 11:36, 31 ott 2024 Denominazione salva (cron | modifica) [7 479 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Al-Firqat al-Nājiya''' (in arabo: {{Arabic|الفِرْقَة الناجِيَة}}, letteralmente: la denominazione salva o la denominazione che ha ricevuto la salvezza) è un’espressione contenuta nell’Hadith al-Iftiraq che alla luce della sua interpretazione allude allo sciismo imamita. Secondo un hadith attribuito al Profeta (S), dopo la sua dipartita, la nazione islamica si sarebbe divisa in diverse denominazioni, di cui solo una si sarebbe salvata o avrebbe...")
- 20:00, 20 ott 2024 Versetto al-Istirja' (cron | modifica) [6 697 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Il versetto al-Istirja' Il versetto al-Istirja' (in arabo: آيَة الاِسْتِرْجاع), noto anche come Versetto del ritorno, è un versetto coranico che enfatizza il ritorno finale delle persone a Dio. È altamente raccomandato recitare questo versetto in caso di perdita o difficoltà. Nelle esegeti sciite, come al-Tabyan e Majma' al-Bayan, il versetto è considerato un’espressione di servitù verso Iddio e accettazione del Giorno della Resurrezione. Secondo...") originariamente creata come "Il versetto al-Istirja'"
- 19:55, 20 ott 2024 Hadith al-Bad'a (cron | modifica) [13 128 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Hadith al-Bad'a Ḥadīth al-Baḍʿa (in arabo: حديث البَضْعَة) è un hadith del Profeta (S) riguardante la nobile Fatima (A) nel quale il Profeta (S) la descrisse come “parte di se stesso”, aggiungendo che la collera e la gioia di lei erano anche le sue. L’hadith è citato sia in fonti sciite che sunnite. Il suddetto hadith è addotto a prova dell’infallibilità della nobile Fatima (A), della sua legittimità nella vicenda di Fadak e della necessit...")
- 19:51, 20 ott 2024 Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ) (cron | modifica) [14 019 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ) La supplica “Allāhumma kun li-walīyyik”, o Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ), è una supplica che si recita per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ), il dodicesimo Imam degli sciiti. La supplica comincia con “O Allah, sii per il tuo rappresentante”, e nell’opera Tahdhib al-ahkam è riportata come citazione dell’Imam al-Baqir (A) e dell’Imam al-Sadiq (A). In questa supplica si chiede a Dio di p...")
- 08:26, 12 ott 2024 Muslim ibn 'Abd Allah al-Mujashi'i (cron | modifica) [7 304 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Muslim ibn 'Abd Allāh al-Mujāshi'ī''' (in arabo: {{Arabic|مُسلِم بن عَبد الله المُجاشِعي}}, martirizzato nel 36/656-7) cadde martire nella battaglia di Jamal. Pare che appartenesse alla tribù Mujashi' o alla tribù 'Abd al-Qays. Secondo una narrazione ebbe una conversazione con Hudhayfa ibn Yaman, un compagno del Profeta (S), e ciò lo indusse a sostenere l’Imam Ali (A). Prima della Battaglia di Jamal, invitò la gente del cammello al C...")
- 16:25, 10 ott 2024 Baqir al-'Ulum (epiteto) (cron | modifica) [2 719 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con ": ''Questo articolo riguarda il titolo dell’Imam al-Baqir (A). Per informazioni biografiche, vedere: Imam Muhammad ibn Ali al-Baqir (A).'' '''Bāqir al-'Ulūm''' (in arabo: {{Arabic|باقِر العُلُوم}}) o al-Bāqir (in arabo: {{Arabic|الباقِر}}) è l’epiteto più famoso dell’Imam Muhammad al-Baqir (A) [il quinto Imam sciita]. [1] Nel libro Ilal al-sharayi', è narrato che Jabir ibn Yazid al-Ju'fi, alla domanda perché il quinto Imam (A) venisse...")
- 16:20, 10 ott 2024 Supplica Nad ‘Ali (cron | modifica) [6 043 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con ": ''Questo articolo è un’introduzione alla supplica Nad ‘Ali; per leggere il suo testo vedere text: Supplica Nad ‘Ali'' '''La supplica Nād 'Alī''' (in arabo: {{Arabic|دعاء ناد عليّ}}) consiste di due suppliche in lode all’Imam Ali (A), essa inizia con la frase “nad 'ali mazhar al-'aja'ib” (chiama Ali, la manifestazione dei prodigi). È stato tramandato che, durante la battaglia di Uhud, la supplica fu udita dal Profeta (S) dal mondo occulto. La...")
- 16:16, 10 ott 2024 Sayyid Hassan Nasrallah (cron | modifica) [22 036 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "thumb|Sayyid Hassan Nasrallah '''Al-Sayyid Ḥassan Naṣrallāh''' (in arabo: {{Arabic|السيد حسن نصرالله}} ,31 agosto 1960 - 27 settembre 2024), è stato un chierico sciita libanese e segretario generale di Hezbollah, l’organizzazione politica e militare islamica sciita del Libano. Durante i suoi studi a Najaf stringe un buon rapporto con al-Sayyid Muhammad Baqir al-Sadr e al-Sayyid Abbas al-Musawi, i quali lo coinvol...")
- 19:02, 8 ott 2024 Islam sciita (cron | modifica) [45 024 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con ": ''Questo articolo riguarda l’Islam sciita. Per altre definizioni quali shi'a imamita o duodecimana, vedere Imamiyya.'' '''L’Islam sciita''' è una delle due principali denominazioni islamiche. Insieme al monoteismo, alla missione profetica e alla resurrezione, l’imamato costituisce uno dei pilastri dell’Islam sciita che lo distingue dall’Islam sunnita. Secondo l’Islam sciita un imam è designato da Iddio e viene presentato alla gente tramite il Profeta...")
- 11:45, 28 set 2024 Versetto del digiuno (cron | modifica) [6 581 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Il versetto al-Sawm''' (in arabo: {{Arabic|آية الصَوم}}), o versetto del digiuno (Sacro Corano 2:183), è un versetto coranico che ingiunge ai credenti di digiunare. Gli esegeti coranici affermano che questo obbligo vale per tutti coloro che hanno abbracciato l’Islam, indipendentemente dalla forza della loro fede. Il versetto specifica inoltre come anche nelle religioni preislamiche vigesse l’obbligo di digiunare, e menziona infine la taqwa (timore revere...")
- 11:41, 28 set 2024 Asma' al-Husna (cron | modifica) [6 377 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Al-asmāʾ al-ḥusnā''' (in arabo: {{Arabic|اَسماءُ الحُسنیٰ}}) o i nomi più belli, è un’espressione coranica riferentesi ai nomi più belli di Dio. È ripetuta in quattro sure coraniche e in un caso alla gente viene raccomandato di invocare Iddio tramite questi nomi. Secondo i sapienti musulmani, i nomi più belli di Dio corrispondono ai Suoi attributi, tutti quanti positivi. È stato inoltre tramandato che i quattro versetti in esame sottintend...")
- 18:18, 24 set 2024 L’hadith del divisore dell’inferno dal paradiso (cron | modifica) [13 043 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''L’ḥadīth qasīm al-Nār wa-l-Janna''' (in arabo: {{Arabic|حدیث قَسیمُ النّارِ و الجَنَة}}, il divisore dell’inferno dal paradiso) è un hadith del Profeta (S) concernente le virtù dell’Imam Ali (A), il quale viene descritto come il divisore dell’inferno dal paradiso. L’hadith è citato in entrambe le fonti, sciite e sunnite, ma con parole diverse. Esistono due interpretazioni principali dell’hadith da parte dei sapienti musulm...")
- 18:11, 24 set 2024 Caratteristiche particolari del Profeta (S) (cron | modifica) [14 386 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''L’espressione Khaṣāʾiṣ al-Nabī (S)''' (in arabo: {{Arabic|خَصائِص النَبي}}), o le '''caratteristiche particolari del Profeta (S)''', allude a quelle caratteristiche e norme specifiche del Profeta dell’Islam (S) che lo contraddistinguono dagli altri musulmani e dagli altri profeti (A). In giurisprudenza [islamica], Khasa'is al-Nabi (S) si riferisce alle norme specifiche del Profeta (S), ma nell’uso generale include tutte le caratteristiche del...")
- 18:02, 24 set 2024 Versetto del testimone (cron | modifica) [11 170 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Il versetto del testimone''' o '''versetto al-shāhid''' (in arabo: {{Arabic|آيَة الشاهِد}}) concerne le prove della profezia del Profeta (S) nel Corano, le scritture precedenti e i veri credenti. Fu rivelato quando i politeisti accusarono il Profeta (S) di falsità. Il versetto fu rivelato per rassicurare e incoraggiare il Profeta (S). Nelle fonti di hadith e nelle esegesi coraniche, sciite e sunnite, si afferma che il “testimone” a cui si allude nel...")
- 17:45, 24 set 2024 Versetto della maldicenza (cron | modifica) [11 119 byte] Rezvani (discussione | contributi) (Creata pagina con "'''Il versetto al-Ghiba''' (in arabo: {{Arabic|آيَة الغِيبَة}}), o '''versetto della maldicenza''', spiega il divieto in merito alla maldicenza e il motivo per cui è stata proibita. In questo versetto, la maldicenza è paragonata al mangiare la carne del proprio fratello morto, e proprio come una persona odierebbe mangiare la carne del fratello morto, dovrebbe odiare anche la maldicenza. Questo versetto fu rivelato riguardo a due compagni del Profeta (S) che...")