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Virtù dell'Imam Ali (A)

Da wikishia.

Le virtù e le caratteristiche distintive dell'Imam Ali (A) sono riportate nel Corano, negli hadith e nelle fonti storiche. Si narra che il Profeta (S) abbia affermato che le virtù di Ali (A) sono innumerevoli. Un altro hadith riporta che trasmettere a qualcuno, scrivere o ascoltare le virtù dell'Imam Ali (A) conduce al perdono dei peccati.

Le virtù dell'Imam Ali (A) si suddividono in due categorie: virtù esclusive e virtù condivise con altri membri dell'Ahl al-Bayt (A). Tra le sue virtù esclusive si annoverano quelle riportate nei versetti sulla Wilaya, al-Shira e l'Infaq, negli hadith di Ghadir, Tayr e Manzila, la sua nascita all'interno della Ka'ba, nonché il gesto di fare la carità nella posizione inchinata (ruku') durante la preghiera. Queste sono alcune delle sue virtù che lo contraddistinguono.

Durante il regno degli Omayyadi, fu proibito riportare le virtù dell'Imam Ali (A), e coloro che lo facevano erano perseguitati. Inoltre, Mu'awiya incoraggiò l'invenzione di virtù, che potessero competere con quelle di Ali (A), per altri compagni del Profeta (S). Nonostante ciò, nelle raccolte di hadith, sia sciite che sunnite, sono state tramandate numerose virtù dell'Imam Ali (A). Molti sapienti, sia sciiti che sunniti, hanno anche scritto delle monografie sulle sue virtù, come Fada'il Amir al-Mu'minin (Le virtù del Principe dei Credenti – A) di Ibn Hanbal, Khasa'is Amir al-Mu'minin (Le virtù esclusive del Principe dei Credenti – A) di al-Nasa'i e Umdat uyun sihah al-akhbar fi manaqib Imam al-Abrar (Le principali fonti di resoconti autentici sulle virtù dell'Imam dei giusti) di Ibn Bitriq.

Categorizzazione

Le virtù dell'Imam Ali (A) sono descritte in vari versetti coranici, hadith e fonti storiche. Per virtù si intendono attributi e caratteristiche che rendono una persona superiore alle altre. [1] Nelle opere teologiche sciite, le virtù dell'Imam Ali (A) vengono utilizzate per sostenere la legittimità di successore del Profeta (S). [2]

Si dice che il Profeta (S) abbia affermato che le virtù di Ali (A) sono innumerevoli. [3] Inoltre, a detta di Ahmad ibn Hanbal, nessun altro compagno ha mai raggiunto il numero di virtù narrate per Ali (A). [4]

Le virtù dell'Imam Ali (A) si suddividono in due categorie:

  • Virtù esclusive - Per esempio, il fatto di dormire nel letto del Profeta (S) quando quest'ultimo era in pericolo, episodio legato alla rivelazione del 207° versetto della II sura del Corano.
  • Virtù condivise - Sono le virtù che l'Imam Ali (A) ha in comune con altri membri dell'Ahl al-Bayt (A), come riportate nell'Hadith al-Thaqalayn e nell'Hadith al-Kisa'.

Secondo un hadith narrato da Ibn Shadhan al-Qummi, il Profeta (S) disse che gli angeli chiederanno a Dio di perdonare colui che scrive una virtù di Ali (A) finché esisterà traccia di quella scrittura; a chi ascolta una virtù di Ali (A) saranno perdonati i peccati commessi con le orecchie; e a chi guarda un segno di una virtù di Ali (A) saranno perdonati i peccati compiuti con gli occhi. [5]

Nel Corano

Molti versetti coranici sono stati rivelati in relazione all'Imam Ali (A) e alle sue virtù. Si dice che Ibn Abbas abbia affermato che il numero di versetti rivelati su Ali (A) superi quelli riguardanti qualsiasi altro compagno. [6] Ibn Abbas ha anche riferito che il Profeta (S) disse: "Dio non ha rivelato alcun versetto che inizi con 'O voi che credete' senza che Ali sia il capo e il comandante di quei credenti". [7] Alcuni studiosi hanno contato più di 300 versetti che lodano l'Imam Ali (A). [8] Di seguito sono riportate alcune delle virtù dell'Imam Ali (A) citate nel Corano:

  • Il Versetto della Wilaya (Corano 5:55), che parla della wilaya di Dio, del Profeta (S) e di coloro che hanno prestato fede, di quelli che pregano e pagano la zakat mentre sono in [istato] di ruku'. [9] Gli esegeti, sia sciiti che sunniti, sostengono che questo versetto fu rivelato quando l'Imam Ali (A), durante la preghiera in istato di ruku', donò il suo anello a un povero. [10] (vedere: Dare l'anello come carità)
  • Il Versetto del Shira' (Corano 2:207), che loda coloro che sono disposti a sacrificare la propria vita per compiacere Dio. [11] Secondo il sapiente mu'tazilita Ibn Abi l-Hadid, tutti gli esegeti concordano nel ritenere che questo versetto fu rivelato in occasione della vicenda di Laylat al-Mabit, quando i politeisti decisero di invadere la casa del Profeta (S) per assassinarlo. [12] Quella notte, per salvare la vita del Profeta (S), l'Imam Ali (A) dormì nel letto dove soleva dormire il Profeta (S). [13]
  • Il Versetto del Tabliq (proclamazione, Corano 5:67), in cui Dio ordina al Profeta (S) di consegnare un messaggio alla gente, dichiarando che se non lo farà, non avrà adempiuto la sua missione. [14] Esegeti sciiti e sunniti riportano che questo versetto fu rivelato al Profeta (S) durante il ritorno dal suo ultimo pellegrinaggio e in relazione all'episodio di Ghadir. [15]
  • Il Versetto dell’Ikmal (perfezione, Corano 5:3), rivelato in un giorno ben preciso e che parla della perfezione dell'Islam. [16] Basandosi su resoconti e hadith, secondo gli esegeti sciiti, quel giorno è il giorno in cui avvenne l'episodio di Ghadir, quando il Profeta (S) proclamò che Ali (A) sarebbe stato il suo successore e l'Islam sarebbe stato perfezionato attraverso l'imamato di Ali (A). [17]
  • Il Versetto dei Sadeqin (sinceri, Corano 9:119), che ordina ai credenti di "stare con i sinceri". Nelle tradizioni sciite, con il termine "i sinceri" si allude all’Ahl al-Bayt (A), che comprende l'Imam Ali (A). [18]
  • Il Versetto Khayr al-bariyyah (Corano 98:7), il quale afferma che coloro che credono e compiono azioni giuste sono i migliori della creazione. [19] Secondo gli hadith, sia sciiti che sunniti, questi versetti si riferiscono all'Imam Ali (A) e ai suoi seguaci. [20]
  • Il Versetto Salih al-mu'minin (Corano 66:4), il quale afferma che Dio, Gabriele e altri angeli, insieme ai "giusti tra i fedeli", sostengono il Profeta (S). Secondo vari hadith, sia sciiti che sunniti, [21] con l’espressione "i giusti tra i fedeli" s’intende l’Imam Ali (A). [22]
  • Il Versetto al-Infaq (Corano 2:274), esso parla di coloro che, di giorno e di notte, in segreto e apertamente, donano i loro beni. Il versetto afferma che tali persone "avranno la loro ricompensa presso il loro Signore". [23] Secondo gli esegeti questo versetto fu rivelato in relazione all'Imam Ali (A), che donò, per amore di Dio, quattro dirham: uno di notte, uno di giorno, uno in segreto e uno apertamente. [24]
  • Il Versetto del Najwa (Corano 58:12), che ordinava ai credenti di donare l'elemosina prima di poter parlare in segreto con il Profeta (S). [25] Al-Tabrisi riferisce che, secondo la maggior parte degli esegeti, sia sciiti che sunniti, l'Imam Ali (A) era l'unico a obbedire a questo comando. [26]
  • Il Versetto del Wudd (Corano 19:96), esso proclama che Dio renderà cari "coloro che hanno fede e compiono il bene" agli altri. Secondo alcuni hadith, il Profeta (S) disse all'Imam Ali (A) di pregare: "O Dio, metti il mio amore nel cuore dei credenti!", e subito dopo fu rivelato questo versetto. [27]
  • Il Versetto della Mubahala (Corano 3:61), che narra l'episodio della Mubahala e della delegazione cristiana di Najran recatasi a Medina. In questo versetto, al Profeta (S) viene ordinato di dire alla delegazione cristiana: "Venite, chiamiamo i nostri figli e i vostri figli, le nostre donne e le vostre donne, noi stessi e voi stessi, e preghiamo invocando la maledizione di Allah sui mendaci". Secondo gli esegeti, l’espressione "noi stessi" si riferisce all'Imam Ali (A), [28] dimostrando la stretta vicinanza tra il Profeta (S) e l'Imam Ali (A).
  • Il Versetto del Tathir (purificazione, Corano 33:33), che proclama la volontà di Dio di purificare la "famiglia" del Profeta (S) da tutte le impurità. Gli esegeti sciiti sostengono che l'espressione "Ahl al-Bayt" (famiglia o gente della casa) utilizzata nel versetto si riferisce agli Ahl al-Kisa (le persone del mantello), [29] dei quali fa parte anche l'Imam Ali (A), e questo è visto come un segno della loro infallibilità.
  • Il Versetto degli Uli l-amr (Corano 4:59), che ordina ai credenti di obbedire a Dio, al Profeta (S) e agli "uli l-amr" [30] (coloro che esercitano l’autorità). Gli esegeti sciiti sostengono che questo versetto indica l'infallibilità degli "uli l-amr", [31] i quali, secondo gli hadith, corrispondono ai Dodici Imam (A). [32]
  • Il Versetto del Mawaddat (Corano 42:23), che parla del dovere di amare al-qurba (i parenti del Profeta – S) come ricompensa al Profeta (S) per aver adempiuto la propria missione. [33] Si dice che Ibn Abbas abbia affermato che "al-qurba" si riferisce ad Ali (A), Fatima (A), al-Hasan (A) e al-Husayn (A). [34]
  • Il Versetto dell’At'am (Corano 76:7-9), che, secondo gli esegeti, racconta la storia del sacrificio compiuto dall'Imam Ali (A) e Fatima (A) quando digiunarono, insieme alla loro ancella Fidda, per la guarigione di al-Hasan (A) e al-Husayn (A). Al tramonto, quando stavano per rompere il digiuno, un senzatetto chiese loro del cibo, e anche se loro stessi ne avevano ben poco, glielo diedero tutto. Lo stesso accadde il secondo giorno del loro digiuno, quando un orfano chiese loro del cibo al momento dell'iftar, e di nuovo il terzo giorno, quando un prigioniero si presentò alla loro porta chiedendo del cibo. [35]
  • I Versetti dell’Ahl al-Dhikr (Corano 16:43 e Corano 21:7), che esortano le persone a chiedere "alla gente del dhikr (ricordo)" qualora non sappiano qualcosa. [36] Secondo alcuni hadith, "la gente del dhikr" è un riferimento esclusivo all’Ahl al-Bayt (A). [37]

Negli hadith

Tra gli hadith che menzionano le virtù dell'Imam Ali (A) vi sono i seguenti:

  • Hadith al-Ghadir: al ritorno dal suo ultimo pellegrinaggio, in un luogo chiamato Ghadir Khumm, il Profeta (S) si fermò e, pronunciando un sermone, presentò Ali (A) come il mawla di tutti i musulmani. Sebbene non ci siano divergenze sull'autenticità di questo resoconto, i musulmani non concordano sul significato esatto del termine mawla. I sapienti sciiti sostengono che, contestualizzando il termine, mawla indica "padrone" o "signore", e quindi il Profeta (S) intendeva designare Ali (A) come suo successore e capo della comunità musulmana. [38]
  • Hadith al-Manzila: il Profeta (S) affermò che la relazione tra lui e Ali (A) era simile a quella tra Aronne e Mosè. [39]
  • Hadith Madinat al-'ilm: in questo celebre hadith, considerato autentico da almeno ventuno sapienti di hadith sunniti, il Profeta (S) disse che lui (S) era la città della conoscenza e Ali (A) ne era la porta. [40]
  • Hadith Yawm al-dar: in questo hadith, riportato da fonti sciite e sunnite, si narra che, quando il Profeta (S) invitò i suoi parenti ad accettare l'Islam, egli dichiarò che Ali (A) sarebbe stato il suo legatario e successore. [41] I teologi sciiti citano questo hadith come prova dell'imamato e del califfato spettanti all'Imam Ali (A). [42]
  • Hadith al-Wisaya: in questo hadith, il Profeta (S) presentò Ali (A) come suo legatario. [43] Anche tale hadith viene interpretato come una conferma dell'imamato di Ali (A).
  • Hadith al-Wilaya: in questo hadith, il Profeta (S) afferma: "Ali è il wali di ogni credente dopo di me". I sapienti sciiti sostengono che la parola wali in questo contesto non può essere tradotta come "amico" o "aiutante", poiché Ali (A) era già stato amico e aiutante dei credenti durante la vita del Profeta (S) e non ha quindi senso limitarlo al periodo dopo il Profeta (S). [44] Pertanto, wali in questo caso significa "signore", confermando così l'imamato di Ali (A). [45]
  • Hadith al-Tayr: in questo hadith, il Profeta (S) chiese a Dio di inviare il migliore delle Sue creature per mangiare un volatile arrosto insieme a lui. Comparve Ali (A) e si unì al Profeta (S) per consumare il pasto. [46] Questo hadith è riportato sia in fonti sunnite che sciite. [47]
  • Hadith al-Raya: secondo questo famoso hadith, narrato da sciiti e sunniti, durante la battaglia di Khaybar, il Profeta (S) annunciò: “Domani darò lo stendardo a un uomo che aprirà il portone di Khaybar. Egli ama Dio e il Suo Apostolo, e Dio e il Suo Apostolo lo amano”. Il giorno successivo, il Profeta (S) affidò lo stendardo ad Ali (A). [48]
  • Hadith al-Thaqalayn: secondo questo noto hadith, riportato sia in fonti sunnite che sciite, il Profeta (S) dichiarò: "Lascio tra voi due cose preziose; finché vi aggrapperete ad esse, non vi smarrirete mai: il libro di Dio e la mia progenie, la mia famiglia [Ahl al-Bayt]". [49] Secondo l'Hadith al-Kisa' (vedi sotto) e altri hadith, il Profeta (S) si riferiva ad Ali (A), Fatima (A), al-Hasan (A) e al-Husayn (A) quando usava il termine "famiglia" (Ahl al-Bayt).
  • Hadith al-Kisa': questo celebre hadith, riportato sia nelle raccolte di hadith sciite che sunnite, racconta che il Profeta (S) coprì Ali (A), Fatima (A), al-Hasan (A) e al-Husayn (A) con un mantello di lana e pregò: "O Dio, questa è la mia Ahl al-Bayt. Respingi ogni impurità da loro e purificali". [52] Questa preghiera fu seguita dalla rivelazione del 33° versetto della XXXIII sura del Corano che, sancendo la purezza dell'Ahl al-Bayt (A), esaudì la preghiera del Profeta (S).
  • Hadith al-Safina: in questo hadith, narrato sia da sciiti che da sunniti, il Profeta (S) paragonò la sua Ahl al-Bayt (A) all'Arca di Noè: chi vi era salito era stato salvato, chi non lo fece annegò. [53]
  • Hadith al-Shajara: il Profeta (S) disse: "Io e Ali siamo dallo stesso albero, mentre le altre persone da altri alberi". [54] Alcuni sapienti interpretano questo hadith come un'indicazione dell'affinità tra il Profeta (S) e Ali (A), poiché entrambi devono essere obbediti e amati.
  • Hadith al-Lawh: fa parte degli hadith narrati dal Profeta (S), in esso elenca i nomi dei Dodici Imam (A) suoi successori, a partire da Ali (A). [55]
  • Hadith al-Haqq: in un celebre hadith, il Profeta (S) parlò di Ali (A) come del criterio di verità: "Ali è con la verità, e la verità è con Ali; non si separeranno mai finché non giungeranno da me allo Stagno di Kawthar". [56]
  • Hadith al-Tashbih: il Profeta (S) paragonò Ali (A) ai profeti del passato. Questo hadith è riportato sia in fonti sciite [57] che sunnite [58].
  • Hadith “la fata illa Ali”: secondo questo celebre hadith, Gabriele annunciò che "non c'è uomo valoroso tranne Ali", facendo riferimento al suo coraggio straordinario, che durante la battaglia di Uhud fu esemplare. [59]
  • Hadith Qasim al-Janna wa l-Nar: il Profeta (S) dichiarò che Ali (A) sarà colui che, nel Giorno del Giudizio, separerà le persone, stabilendo chi andrà in Paradiso e chi all’Inferno. [60] Questo hadith è riportato sia in fonti sciite 61] che sunnite [62] con espressioni diverse.

Altri hadith citano le virtù dell'Imam Ali (A), tra cui: "Il colpo di Ali nella battaglia di Khandaq è migliore di tutti gli atti di adorazione compiuti da esseri umani e jinn", [63] "Chi maledice Ali, invero maledice me", [64] "Chi ferisce Ali, invero ferisce me", [65] "L'amore per Ali è un segno che distingue i credenti dagli ipocriti", [66] "Ali è da me, e io sono da Ali", [67] "Ricordare Ali è un atto di adorazione", [68] e "Guardare Ali è un atto di adorazione". [69]

In vari hadith vengono attribuiti all'Imam Ali (A) anche altri titoli, per esempio, al-Siddiq al-Akbar ("il più grande veritiero") [70] e al-Faruq al-A'zam ("il più grande discernitore"), [71] in riconoscimento delle sue virtù. Il titolo di Amir al-Mu'minin (Comandante dei Credenti) fu conferito all'Imam Ali (A) dal Profeta (S). [72] Secondo 220 hadith provenienti da fonti sunnite, al-Sayyid Ibn Tawus sostiene che questo titolo apparteneva esclusivamente all'Imam Ali (A). [73]

Altre virtù

L'Imam Ali (A) possedeva numerose altre caratteristiche onorevoli, tra cui:

  • Essere il marito di Fatima (A): si riporta che questo matrimonio fosse stato stabilito per ordine divino. [74] Inoltre, si afferma che, se Ali (A) non fosse esistito, nessuno sarebbe stato degno di essere il marito di Fatima (A). [75]
  • Nascita nella Ka'ba: un altro onore dell’Imam Ali (A) è stato di nascere all'interno della Ka'ba, onore che non è mai stato concesso a nessun altro prima o dopo di lui. [76]
  • Il titolo di Amir al-Mu'minin (Principe dei Credenti): il titolo di Amir al-Mu'minin, che significa "comandante" e "capo dei credenti", è riservato, secondo la dottrina sciita, esclusivamente ad Ali (A). Questo titolo fu usato per la prima volta durante il periodo del Profeta (S) per riferirsi ad Ali ibn Abi Talib. Sayyid Ibn Tawus, un tradizionista sciita del VII secolo, nel suo libro Al-Yaqin (basato su 220 hadith da fonti sunnite), sottolinea che questo titolo è una prerogativa unica dell'Imam Ali (A).
  • Sadd al-abwab: un altro onore dell'Imam Ali (A) è il fatto che quando il Profeta (S) ordinò la chiusura permanente di tutte quelle porte che collegavano le case alla sua moschea, fece eccezione per quella di Ali (A). [77]
  • Patto di fratellanza con il Profeta (S): quando il Profeta (S) stabilì legami di fratellanza tra i suoi compagni, scelse Ali (A) come suo "fratello" [78]. Questo accadde due volte: una volta a La Mecca e una volta a Medina.
  • Il primo musulmano: sciiti e alcuni studiosi sunniti sostengono che Ali (A) fu il primo uomo ad abbracciare l'Islam. [79]
  • Dichiarazione dei Versetti del Bara'a: Secondo l’esegesi coranica Tafsir-e Nemune, quasi tutti gli esegeti e gli storici sono del parere che quando furono rivelati i primi versetti della IX sura del Corano, che annullavano tutti i patti tra i musulmani e i politeisti, il Profeta (S) inizialmente incaricò Abu Bakr di andare all'hajj e di proclamare tale annullamento. Tuttavia, successivamente revocò dalla missione Abu Bakr e la affidò ad Ali (A). [80]
  • Donare l'anello in beneficenza: un altro episodio riportato nei libri di hadith sia sciiti che sunniti riguarda quello che vide l’Imam Ali (A) donare il suo anello a un mendicante, mentre si trovava nella posizione di ruku' durante la preghiera. [81]
  • Radd al-shams (ritorno del sole): in questo evento, il Profeta (S) supplicò Allah affinché il sole, ormai tramontato, tornasse indietro e l’Imam Ali (A) avesse così il tempo per completare la sua preghiera dell’asr. [82]

Divieto

Durante la dinastia omayyade, Mu'awiya proibì di raccontare e tramandare le virtù dell’Imam Ali (A). Secondo lo storico al-Mada'ini del III/IX secolo, Mu'awiya scrisse ai suoi governatori che non sarebbero più stati protetti la vita e i beni di chiunque, inclusa la relativa famiglia, avesse narrato le virtù di Ali (A). [83] Similmente, fu vietato raccontare hadith dell'Imam Ali (A), parlarne positivamente e chiamare i propri figli con il suo nome. [84] Mu'awiya malediceva Ali (A) e dichiarava: "Non smetterò di farlo finché non verrà mai più menzionata alcuna virtù su di lui". [85] Inoltre, ordinò che Ali (A) fosse maledetto dai pulpiti [86], pratica che continuò per circa sessant'anni, fino al periodo di Umar ibn Abd al-Aziz. [87]

Gli Omayyadi perseguitavano chiunque narrasse le virtù dell’Imam Ali (A) o trasmettesse suoi hadith. Giustiziarono anche dei discepoli di Ali (A), come Maytham al-Tammar, Amr ibn al-Hamiq al-Khuza'i, Rushayd al-Hajari, Hujr ibn Adi e Kumayl ibn Ziyad.

Secondo il sapiente sunnita Muhammad Abu Zahra, la dinastia omayyade svolse un ruolo chiave nell'occultamento degli hadith dell’Imam Ali (A), motivo per cui ve ne sono pochi nelle fonti sunnite. La maggior parte dei sapienti sciiti ritiene che la ragione principale, per cui fu vietata la trasmissione degli hadith dopo la morte del Profeta (S), scaturiva dalla volontà di prevenire la diffusione delle virtù dell’Imam Ali (A). [88]

Inventarsi virtù per altri

Ibn Abi l-Hadid riporta che Mu'awiya incaricò un gruppo di trasmettitori di hadith di coniare alcune tradizioni che attribuissero ad Ali (A) azioni e caratteristiche negative. [89] In una lettera a uno dei suoi governatori, Mu'awiya lo esortava a individuare i sostenitori di Uthman, avvicinarli e registrare ciò che raccontavano sulle virtù di quest'ultimo. [90]

Secondo al-Mada'ini, alcune persone iniziarono a inventare hadith in lode di Uthman, al fine di ottenere ricchezze e posizioni importanti. [91] Successivamente, Mu'awiya inviò un'altra lettera ai suoi governatori, con la quale li esortava a invitare la gente a raccontare delle virtù anche per gli altri compagni del Profeta (S), in particolare per i primi tre califfi, affinché per ogni virtù di Ali (A) ci fosse una virtù analoga a fare da contrappeso. [92]

Opere scritte

Le virtù dell'Imam Ali (A) sono documentate in numerose fonti, sia sciite che sunnite, tra cui al-Sihah al-Sitta, la più importante raccolta sunnita di hadith. [93] Le opere che trattano delle virtù dell’Ahl al-Bayt (A) contengono spesso una sezione dedicata alle virtù dell'Imam Ali (A), inoltre, sia sapienti sciiti che sunniti hanno scritto monografie sulle virtù dell'Imam (A).

Monografie sunnite

  • Fada'il Amir al-Mu'minin (Le virtù del Principe dei credenti) di Ahmad ibn Hanbal (m. 241/855), fondatore della scuola hanbalita. In questa opera sono raccolti 369 hadith sulle virtù dell’Imam Ali (A), [94] tra cui l'episodio delle congratulazioni di Umar ad Ali (A) il giorno di Ghadir. [95]
  • Khasa'is Amir al-Mu'minin Ali (Caratteristiche esclusive del Principe dei credenti) di Ahmad ibn Shu'ayb al-Nasa'i, grande tradizionista sunnita e compilatore del Sunan al-Nasa'i, parte di al-Sihah al-Sitta. In questo libro si narra della storia di Ali (A) che abbraccia l'Islam, del suo status agli occhi del Profeta (S) e dell'alto rango di sua moglie e dei suoi figli.
  • Manaqib al-Imam Ali ibn Abi Talib (Le virtù dell’Imam Ali ibn Abi Talib) di Ibn al-Maghazili (m. 483/1090), che riporta virtù come la sua nascita nella Ka'ba, essere il primo ad abbracciare l'Islam e i versetti rivelati su di lui.
  • Manaqib Ali ibn Abi Talib (Le virtù di Ali ibn Abi Talib) di Ahmad ibn Musa ibn Mardawayh (m. 410/1020).
  • Al-Mi'yar wa l-muwazana (Il criterio e l'equilibrio, sulle virtù del Principe dei Credenti, l’Imam Ali ibn Abi Talib) di Muhammad b. Abd Allah al-Iskafi (m. 240/854).
  • Jawahir al-matalib fi manaqib al-Imam Ali ibn Abi Talib (I gioielli dei contenuti, sulle virtù dell’Imam Ali ibn Abi Talib) di Shams al-Din Ba'uni (m. 871/1467).
  • Kifayat al-talib fi manaqib 'Ali b. Abi Talib (Il sufficiente per il ricercatore delle virtù di Ali ibn Abi Talib) di Muhammad ibn Yusuf al-Kanji (m. 658/1260).
  • Manaqib al-Imam Amir al-Mu'minin (Le virtù del Principe dei Credenti, l’Imam Ali ibn Abi Talib) di Muwaffaq ibn Ahmad al-Khwarizmi (m. 567/1171-2).
  • Manaqib-i Murtadawi di Mir Muhammad Salih al-Tirmidhi (m. 1060/1650).

Monografie sciite

  • Al-Maratib fi fada'il Amir al-Mu'minin (Gli stadi delle virtù del Principe dei Credenti) del sapiente zaydita Abu l-Qasim al-Busti (att. IV/X secolo), che menziona 450 virtù dell'Imam Ali (A).
  • Tafdil Amir al-Mu'minin (Preferire il Principe dei Credenti) di al-Shaykh al-Mufid (m. 413/1022), che in quest’opera dimostra la superiorità dell'Imam Ali (A) su tutti i profeti, eccetto che sul Profeta Muhammad (S).
  • Al-Risala al-'Alawiyya fi fadl Amir al-Mu'minin (Il trattato alawita sulla superiorità del Principe dei Credenti su tutta la creazione eccetto che sul nostro maestro, l'Apostolo di Dio – S) di Abu l-Fath al-Karajuki (m. 449/1057), che tratta della superiorità dell'Imam Ali (A) basandosi su dei versetti coranici, delle caratteristiche personali dell'Imam (A) e delle risposte alle critiche su di lui.
  • Al-Yaqin bi-ikhtisas mawlana Ali (A) bi-imrat al-mu'inin (Certezza riguardo al fatto che il nostro maestro Ali (A) è il comandante esclusivo dei credenti) di al-Sayyid b. Tawus (m. 664/1266), in cui vengono presentati 220 hadith attinti da fonti sunnite per sostenere che il titolo "Amir al-Mu'minin" (Principe dei Credenti) è stato attribuito esclusivamente all'Imam Ali (A) da parte del Profeta (S).
  • Umdat uyun sihah al-akhbar fi manaqib imam al-abrar (Le principali fonti di resoconti autentici sulle virtù del Capo dei giusti) di Ibn Bitriq (m. 600/1204).
  • Mi'at manqaba min manaqib Amir al-Mu'minin wa-l-a'imma min wuldih min tariq al-'amma (Cento virtù delle virtù del Principe dei Credenti e degli Imam dai suoi discendenti da fonti sunnite) di Ibn Shadhan al-Qummi (m. 420/1029-30).
  • Turaf min al-anba' wa l-manaqib (Raccolta di racconti e virtù) di al-Sayyid ibn Tawus (morto nel 664/1266).
  • Al-Rawda fi fada'il Amir al-Mu'minin (Il giardino, sulle virtù del Principe dei credenti) di Shadhan b. Jabra'il al-Qummi.
  • Kashf al-yaqin fi fada'il Amir al-Mu'minin (Alla scoperta della certezza sulle virtù del Principe dei Credenti) di al-Allama al-Hilli (m. 726/1325).
  • Qada' Amir al-Mu'minin (Il giudizio del Principe dei Credenti) di Muhammad Taqi Shushtari (m. 1415/1995).