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Obbligo individuale

Da wikishia.

L'obbligo ayni, ossia Obbligo individuale (in arabo: الواجب العيني), è un dovere religioso che ogni persona responsabile (mukallaf) deve adempiere personalmente. Questo concetto è il contrario dell'obbligo kifa’i che grava invece sulla comunità intera, tuttavia l'adempimento da parte di uno o più membri della collettività solleva tutti gli altri da una determinata responsabilità. Esempi di obblighi individuali comprendono le preghiere quotidiane, il digiuno, la zakat (elemosina obbligatoria), il pellegrinaggio (hajj), fare del bene ai genitori e il rafforzamento dei legami con i parenti di sangue.

Definizione giurisprudenziale

Gli obblighi individuali (ayni) si distinguono dai doveri collettivi (kifa’i), poiché questi ultimi non sono assegnati ad ogni persona singolarmente ma possono essere compiuti da chiunque, esonerando così tutti gli altri membri della comunità da un determinato obbligo. [1] Tra gli obblighi individuali rientrano le preghiere quotidiane, il digiuno, la zakat, l’hajj, [2] il fare del bene ai genitori e il rafforzamento dei legami con i parenti di sangue. [3]

Differenza con l’obbligo kifa’i

L’obbligo ayni è diverso dall’obbligo kifa’i in quanto quest’ultimo non costituisce un obbligo per ogni membro della comunità: è infatti sufficiente che venga eseguito da un qualsiasi membro perché tutti gli altri ne siano esonerati. In altre parole, se un dovere kifa’i è adempiuto da uno o più mukallaf, per tutti gli altri credenti non è più obbligatorio osservarlo. [4] Esempi di obblighi kifa’i includono:

  • Esortare al bene e proibire il male.
  • Il jihad.
  • Rispondere a un saluto. [5]
  • Avvolgere nel sudario un defunto, eseguirne la preghiera funebre e seppellirlo.
  • Salvare una vita umana. [6]

Secondo i giurisperiti, la ragione per cui gli altri sono sollevati da un obbligo collettivo quando viene adempiuto da alcuni è che, in tali doveri, ciò che conta è che l’azione sia compiuta, indipendentemente da chi. [7] Dubbio tra obbligo individuale e collettivo Secondo i giurisperiti, nel caso in cui non vi siano prove per poter stabilire se un ordine divino rientri tra i doveri individuali o collettivi, si deve supporre che si tratti di un obbligo individuale. [8] Infatti, in assenza di certezza sull’esonero personale derivante dall’adempimento altrui, ogni individuo dovrebbe assumersi la responsabilità di compiere l’azione richiesta. [9]