Moschea di Jamkaran
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La Moschea di Jamkarān (in Arabo: in arabo: مَسجِد جَمْکَران) è una moschea associata all'Imam al-Mahdi (A), il XII Imam sciita, situata nella periferia di Qom. Si narra che sia stata edificata su suo ordine nel IV/X secolo. Secondo Mirza Husayn Nuri, un eminente tradizionista sciita del XIV/XIX secolo, la moschea fu costruita su indicazione dell'Imam al-Mahdi (A) da una persona chiamata Abu l-Hasan, un sapiente di Qom. Muhaddith Nuri riporta un racconto riguardante un incontro tra Hasan ibn Muthla al-Jamkarani e l'Imam al-Mahdi (A), durante il quale l'Imam (A) avrebbe ordinato la costruzione di una moschea a Jamkaran. Nuri colloca l'evento nell'anno 373/983-4 o 393/1002-3, basandosi sul libro Munis al-hazin di al-Shaykh al-Saduq.
La Moschea di Jamkaran ospita numerose cerimonie e rituali religiosi, tra cui la celebrazione del 15° giorno del mese di Sha'ban (anniversario della nascita dell’Imam al-Mahdi – A), la recita della supplica al-Tawassul e della supplica al-Nudba. Fedeli provenienti da diverse regioni dell'Iran e da altri Paesi affluiscono in massa a questa Moschea, in particolare il martedì sera. Secondo alcuni studiosi, l'Imam al-Mahdi (A) avrebbe raccomandato ad Hasan ibn Muthla al-Jamkarani di visitare la Moschea di Jamkaran. La partecipazione di illustri sapienti come Muhammad Taqi Bafqi, specialmente il martedì sera, ha rafforzato la tradizione di frequentare questo luogo sacro.
Nel corso della sua storia, la Moschea di Jamkaran è stata sottoposta a varie riparazioni e ricostruzioni. L'epigrafe più antica presente nella Moschea risale al 1167/1754-5, periodo in cui è documentata una delle sue riparazioni. Prima della Rivoluzione Islamica iraniana del 1979, la Moschea era una struttura modesta. Dopo la Rivoluzione sono state tuttavia effettuate significative espansioni che hanno trasformato la Moschea in un grande complesso. Attualmente, il complesso della Moschea di Jamkaran comprende un cortile principale, diverse sale, la Moschea Maqam e vari edifici amministrativi.
Nella Moschea di Jamkaran è consigliato svolgere preghiere specifiche, tra cui due rak'a della preghiera del saluto (al-Salat al-Tahiyya) e due rak'a della preghiera dell'Imam al-Mahdi (A). Muhaddith Nuri attribuisce queste pratiche all'Imam al-Mahdi (A), come riportato nel libro Mafatih al-Jinan di Shaykh 'Abbas Qummi.
Luogo e appellativo
La Moschea di Jamkaran si trova nella periferia di Qom, a circa otto chilometri dal santuario di Fatima al-Ma'suma (A), [1] suddetta Moschea è attribuita all'Imam al-Mahdi (A). [2] Poiché situata nelle vicinanze del villaggio di Jamkaran, è stata chiamata "Moschea di Jamkaran". [3] In passato, era nota anche come "Moschea di Qadamgah" (lett.: "passo") [4], per via di una pietra di marmo che si credeva portasse impressa l'impronta del XII Imam sciita (A). [5] Grazie al suo legame con l'Imam al-Mahdi (A), [6] è conosciuta anche con il nome di "Moschea di Sahib al-Zaman" (A). [7]
Attribuzione all'Imam al-Mahdi (A)
Secondo Mirza Husayn Nuri, un eminente tradizionista del XIV/XIX secolo, la Moschea di Jamkaran fu costruita nel IV/X secolo su ordine dell'Imam al-Mahdi (A) da Sayyid Abu l-Hasan, un sapiente di Qom. [8] Come riportato da Nuri, Hasan ibn Muthla al-Jamkarani incontrò l'Imam al-Mahdi (A) la notte di martedì il 17 di Ramadan 393/20 luglio 1003, nel luogo in cui oggi sorge la Moschea. Durante l'incontro, l'Imam (A) ordinò a Hasan ibn Muslim di aggiungere il terreno su cui si trovavano al suo terreno e di interromperne la coltivazione. Gli disse poi di ordinare a Sayyid Abu l-Hasan di costruirvi una moschea con i proventi agricoli. [9]
Di conseguenza, Sayyid Abu l-Hasan costruì una moschea con un soffitto in legno nell'area indicata dall'Imam (A). [10]
Fonti della storia
La storia relativa alla costruzione della Moschea di Jamkaran è riportata in diverse opere di Nuri, tra cui Kalima Tayyiba [11], Najm al-Thaqib [12], Mustadrak al-Wasa'il [13] e Jannat al-Ma'wa [14]. Nuri attribuisce questa narrazione al libro Tarikh-e Qom (Storia di Qom), che a sua volta la riporta dal libro Munis al-Hazin fi Ma'rifat al-Haqq wa-l-Yaqin di al-Shaykh al-Saduq. [15] Inoltre, nel suo Mustadrak al-Wasa'il, Nuri afferma di aver trovato la stessa storia annotata nei margini del libro Naqd al-Rijal, scritta in una grafia attribuita a Muhammad 'Ali Bihbahani (1144-1216/1731-2-1801), figlio di Wahid al-Bihbahani, che l’attribuisce a Munis al-Hazin. [16]
Dubbi
Nelle opere di Nuri, le date relative alla costruzione della Moschea di Jamkaran non sono univoche. In alcuni testi, la costruzione è datata al 393/1002-3 [17], mentre in altri è collocata nel 373/983-4. [18] Nasir al-Shari'a, autore di Tarikh-e Qom, propone invece una datazione diversa, ipotizzando che l'evento possa essere avvenuto nel 293/905-6. [19] Lo stesso Nuri menziona la data 293/905-6 nei suoi commenti al libro Naqd al-Rijal. [20]
Alcuni studiosi mettono in dubbio l'attribuzione della Moschea di Jamkaran all'Imam al-Mahdi (A). Secondo Ali Dawani, esistono diverse ragioni per cui tali dubbi persistono. In primo luogo, il libro Munis al-Hazin, attribuito ad al-Shaykh al-Saduq, non è menzionato nei libri di rijal. In secondo luogo, la storia non compare nella traduzione delle cinque sezioni disponibili del libro Tarikh-e Qom. Infine, è degno di nota che al-Shaykh al-Saduq non faccia alcun riferimento a questa vicenda in nessuna delle sue altre opere. [21]
Riti della Moschea di Jamkaran
Nella Moschea di Jamkaran è meritorio praticare rituali specifici, tra cui la preghiera per onorare la moschea e la preghiera dedicata all'Imam al-Mahdi (A). [22]
- Le prime due rak'a vengono eseguite con l'intenzione di onorare la Moschea. In ogni rak'a, si recita una volta la sura al-Hamd e sette volte la sura al-Tawhid. Inoltre, sia i dhikr del ruku' che del sujud (prosternazione) devono essere ripetuti sette volte. [23]
- Le seconde due rak'a sono dedicate all'Imam al-Mahdi (A). Ogni rak'a, inizia con la sura al-Hamd, e giunti al versetto "È Te che adoriamo e a Te chiediamo aiuto" [24] lo si recita cento volte, seguito dal completamento della sura al-Hamd e dalla recitazione della sura al-Tawhid. I dhikr del ruku' e del sujud devono essere ripetuti sette volte. Al termine della preghiera si recita il saluto e il dhikr "Non c'è dio all'infuori di Allah" una volta, seguito dal tasbih della nobile Fatima (A). Infine, in posizione prosternata si recita il salawat cento volte. [25]
Nuri attribuisce queste pratiche alla tradizione trasmessa dall'Imam al-Mahdi (A), il quale avrebbe detto: "Le persone dovrebbero rivolgersi a questo luogo e venerarlo". Secondo Nuri, eseguire queste quattro rak'a nella Moschea di Jamkaran equivale a compiere la preghiera presso la Ka'ba. [26] Shaykh 'Abbas Qummi riporta queste pratiche nel suo Mafatih al-Jinan, attribuendole al suo insegnante, Nuri. [27] Tuttavia, Ali Dawani, uno storiografo contemporaneo, mette in dubbio l'autenticità di tali rituali, come già dubitava dell'attribuzione della Moschea all'Imam al-Mahdi (A). [28]
Presenza e culto nella Moschea il martedì sera

Ali Asghar Faqihi, autore di Tarikh-e Jame'-ye Qom (Storia integrale di Qom) del 1971, [29] sosteneva che all'epoca la Moschea di Jamkaran era la più attiva in Iran, poiché ogni martedì sera persone provenienti da varie città vi si recavano in visita. [30]
Secondo alcuni studiosi, la tradizione di visitare la Moschea di Jamkaran il martedì sera rispecchia la narrazione di Hasan ibn Muthla al-Jamkarani. [31] Si racconta che egli incontrò l'Imam (A), nel luogo dove sarebbe poi stata costruita la moschea, proprio un martedì sera. L'Imam (A) gli ordinò di portare una capra da uno specifico gregge il giorno successivo (mercoledì) per sacrificarla in quel luogo, e di distribuirne la carne ai malati il giorno stesso. [32]
Secondo l'autore di Tarikh-e Jame'-ye Qom, la frequente visita alla Moschea di Jamkaran il martedì sera può essere attribuita alla consuetudine dell'ayatollah Muhammad Taqi Bafqi, che si recava a piedi alla Moschea il martedì sera, accompagnato da un gruppo di studenti del seminario. Lì, eseguivano le preghiere del maghrib e dell’isha' e si dedicavano al culto fino al mattino. [33] Prima di tale usanza, come osservato da Nasir al-Shari'a, alcune persone di Qom erano solite pregare nella Moschea il giovedì sera. [34]
La Moschea di Jamkaran ospita diverse cerimonie religiose, tra cui la celebrazione della Metà del mese di Sha'ban. [35] Inoltre, le cerimonie per la recitazione della supplica al-Kumayl, della supplica al-Nudba e della supplica al-Tawassul si svolgono, rispettivamente, il giovedì sera, il venerdì mattina e il martedì sera. [36] Ai giorni nostri, persone provenienti da diverse regioni visitano la moschea; [37] si stima che ogni anno circa 15 milioni di pellegrini, sia iraniani che stranieri, visitino la Moschea. [38]
Storia e sviluppi

Secondo la storia citata da Mirza Husayn Nuri, la Moschea di Jamkaran fu costruita nel IV/X secolo. [39] Sayyid Husayn al-Mudarrisi al-Tabataba'i ipotizza che la moschea di Jamkaran sia la stessa moschea di al-Khattab al-Asadi, costruita nel villaggio di Jamkaran all'inizio del II/VIII secolo, come riportato da Tarikh-e Qom. [40] Altri ricercatori ritengono che si tratti di due moschee diverse, poiché, secondo Nuri, la moschea di Jamkaran fu costruita nel IV/X secolo. [41]
Tuttavia, nelle fonti storiche non ci sono informazioni sulla Moschea di Jamkaran. L'unico riferimento a questa Moschea può essere trovato nel libro Khulasat al-tawarikh, che racconta la vita di Mir Ghiyath al-Din Muhammad Mirmiran nell’anno 986/1578-9. Egli, durante il suo soggiorno nel villaggio di Lanjarud a Qom, occasionalmente praticava l'i'tikaf in un luogo chiamato "Maqam Imam al-Mahdi (A)" situato a Jamkaran. [42] Secondo Ali Asghar Faqihi, uno storico contemporaneo, si ritiene che questo luogo corrisponda alla Moschea di Jamkaran. [43]
Ristrutturazione della Moschea
Nel corso della sua storia, la Moschea di Jamkaran ha subito numerose ristrutturazioni e ricostruzioni. Un'epigrafe all'interno della moschea, datata 1167/1753-4, indica che Mirza Ali Akbar Jamkarani supervisionò i lavori di ristrutturazione della Moschea in quell'anno. L'epigrafe rivela anche che, a quel tempo, l'edificio comprendeva una moschea di cinque per diciassette metri situata a sud di un cortile di tredici per diciassette metri. [44] Successivamente, Ali Quli Jamkarani avviò la costruzione di uno dei lati del cortile. Tuttavia, rimase incompiuta fino a quando Ali Asghar Khan Atabak non la completò poco dopo il regno di Mozaffar al-Din Shah Qajar (1853-1907). [45] Anche Shaykh Muhammad Taqi Bafqi (m. 1946), un sapiente di Qom del periodo dei Pahlavi, ebbe a supervisionare le ricostruzioni della Moschea. [46] Inoltre, nel 1953, Sayyid Muhammad Aqazada riparò parti della Moschea e costruì una sala a sud del cortile. [47]
Nella parte sud-orientale della Moschea insisteva un minareto in mattoni, alto diciassette metri; secondo un'epigrafe, fu costruito nel 1939. [48]
Espansione della Moschea sotto la Repubblica Islamica
A seguito della Rivoluzione Islamica del 1979 in Iran, il Consiglio di Gestione del Seminario di Qom nominò un Consiglio di Amministrazione per la Moschea di Jamkaran, mentre l'Ufficio per gli Affari delle Donazioni e delle Questioni di Beneficenza fu incaricato della supervisione della Moschea. [49] Di conseguenza, la Moschea fu rapidamente ampliata, assegnandole quaranta ettari di terreno. Di questi, 5,5 ettari furono dedicati al cortile principale della Moschea. [50] Inoltre, nel 2003, fu approvato un piano che prevedeva l'assegnazione di circa 250 ettari di terreno alla Moschea, di cui circa trenta ettari riservati alla Moschea Maqam e alle sale. Il resto del terreno fu destinato al cortile e agli edifici per uffici e servizi. In base a questo piano, furono ricostruiti gli edifici della Moschea, ad eccezione della Moschea Maqam. [51]
La Moschea di Jamkaran comprende varie sezioni, tra cui l’Unità per le cerimonie e le propagazioni, quella per le relazioni pubbliche, la biblioteca, l'Unità delle pubblicazioni e quella per la registrazione dei kiramat, dei voti e delle donazioni. Muhammad Husayn Rahimiyan è l'attuale amministratore della Moschea di Jamkaran, succeduto a Abu l-Qasim Wafi. [52]
Architettura ed edifici
Il complesso della Moschea di Jamkaran comprende diverse sezioni, tra cui la Moschea Maqam, le sale (shabestan), il cortile principale e gli edifici per gli uffici.
Moschea Maqam
L'edificio principale della Moschea di Jamkaran è noto come "Moschea Maqam". Ha una superficie di circa mille e cento metri quadrati. L'iwan, o portico d'ingresso della Moschea, presenta tre ingressi che conducono alla sala (shabestan). Due minareti, alti sessanta metri, fiancheggiano entrambi i lati del portico. La sala (shabestan) ha otto pilastri sui quali si erge, dotata di una struttura metallica, la cupola della Moschea. Il tronco della cupola ha ventitré finestre che forniscono luce alla sala. L'esterno della cupola è rivestito di piastrelle turchesi ed è decorato con iscrizioni tahlil e motivi turanj, raffiguranti la frase "Ya Mahdi adrikni" (O Mahdi! Aiutami). L'interno della cupola è decorato con una combinazione di piastrelle e mattonelle a mosaico. Inoltre, i pilastri, il mihrab (pulpito), il portico d'ingresso della sala (shabestan) e i minareti sono decorati con mosaici e piastrelle muqarnas. [53]
Il cortile principale

La Moschea di Jamkaran dispone di sei ingressi. L'ingresso nord-orientale conduce direttamente alla sala principale della Moschea. Attorno al cortile sono stati costruiti dei minareti, che, secondo gli amministratori, saranno in totale quattordici. [54]
Sale (shabestan)
Le sale occidentale e orientale: ai due lati della Moschea Maqam si trovano due shabestan, ciascuna con un'area di quattromila metri quadrati, costruite su due piani. Gli interni delle sale presentano decorazioni con frammenti di specchio (ayneh kari), e ognuna di esse è dotata di cupole simmetriche. [55]
Pozzo delle richieste
Il "pozzo delle richieste" (chah-e 'aride) si trova nel cortile esterno, sul retro della Moschea Maqam. [56] È un sito ben noto dove alcuni sciiti venerano il luogo e gettano le loro richieste e lettere indirizzate all'Imam al-Mahdi (A). [57] Tuttavia, non esistono prove che ne attestino la sacralità, e nessuna autorità sciita riconosce questo luogo come sacro. [58] Anche l'ayatollah Khamenei, leader supremo della Repubblica Islamica dell'Iran, [59] e l'ayatollah Makarem Shirazi, [60] un’autorità sciita, si sono espressi contro l’usanza di gettare lettere nel pozzo. Inoltre, esisteva un piccolo pozzo al centro del mihrab, dal quale alcuni pellegrini prendevano terra come benedizione. Secondo quanto riportato da diversi siti web di notizie, il pozzo è stato chiuso nel novembre 2020. Esisteva anche una pietra nel mihrab della Moschea, sulla quale era incisa un'impronta a simboleggiare la Moschea come un'orma (qadamgah). Nel 1931, Mirza Muhammad Fayd Qummi (deceduto nel 1951) ordinò la distruzione della pietra, ritenendola eretica. [61]
Per ulteriori letture
Il libro di Ja'far Mir 'Azimi, intitolato Masjid-i Muqaddas-i Jamkaran Tajalligah-i Sahib al-Zaman (La sacra Moschea di Jamkaran: la manifestazione dell'Imam al-Mahdi – A), offre uno sguardo approfondito sulla storia della Moschea di Jamkaran. [62] L'autore vi cita anche le opinioni e le credenze di vari sapienti e autorità sciite riguardo alla Moschea. [63] Inoltre, il libro evidenzia diversi eventi soprannaturali (kiramat) che hanno avuto luogo all'interno della Moschea e vi include poesie in suo onore. [64] La casa editrice della Moschea di Jamkaran ha pubblicato diverse edizioni di questo libro.
Vedere anche
- Al-Jazira al-Khadra'
- Moschea Al-Sahla
- Lato sacro
Galleria

