Quattordicesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya
- Questo articolo è un'introduzione alla diciottesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya; per leggere il testo integrale, vedi text:Diciottesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya.
La quattordicesima supplica de al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya (arabo: الدعاء الرابع عشر من الصحيفة السجادية) è una preghiera trasmessa dall’Imam al-Sajjad (A), in cui egli invoca Dio affinché liberi i fedeli dall’oppressione degli oppressori. L’Imam (A) fa appello alla conoscenza divina degli eventi che riguardano gli oppressi e chiede sostegno per gestire in modo corretto il rancore nei confronti dei nemici. Implora inoltre per sé la grazia di compiacersi della volontà divina e di sottomettersi [alla volontà di Dio].
Questa supplica è stata oggetto di ampie analisi in commentari come Riyad al-Salikin di al-Sayyid 'Ali Khan al-Madani, Diyar-e Asheqan di Husayn Ansarian e Shuhud wa Shenakht di Hasan Mamduhi Kermanshahi.
Argomento e importanza
Il tema principale della quattordicesima supplica riguarda la preghiera per gli oppressi e la richiesta del soccorso divino contro gli oppressori. L’ayatollah Khamenei, guida suprema della Repubblica Islamica dell’Iran, aveva raccomandato la recitazione di questa supplica per la vittoria dei combattenti della resistenza durante l’aggressione israeliana al Libano nel 2024.[1] A seguito di tale raccomandazione, la supplica veniva recitata collettivamente in alcune moschee in Iran.
Dottrina
Nella supplica in esame si invoca Dio affinché i fedeli non diventino mai oppressori, gestiscano in modo corretto il rancore e siano purificati dai vizi morali.[2] Tra i principali concetti espressi dall’Imam al-Sajjad (A) si possono annoverare i seguenti[3]:
- L’onniscienza di Dio e la Sua conoscenza delle vicende degli oppressi.
- Dio come supremo testimone dell’universo.
- Dio come difensore degli oppressi e avversario degli oppressori.
- Elogio per coloro che si oppongono all’oppressione e biasimo verso chi rimane passivo.
- Debolezza e abiezione degli oppressori.
- Il ricorso a Dio come unico interlocutore nel lamentarsi delle ingiustizie subite.
- Osservare l’atteggiamento di umile sottomissione in ogni circostanza.
- Pregare Dio d’impedirci di opprimere gli altri.
- Richiesta per gestire in modo corretto il rancore nei confronti del proprio nemico.
- Invocare la misericordia divina in cambio delle oppressioni subite.
- Dio come unico risolutore delle difficoltà umane.
- Chiedere a Dio di punire gli oppressori e salvare gli oppressi.
- Preghiera per essere preservati dall’avidità e dal castigo divino.
- Supplica per ottenere la ricompensa di Dio.
- Invocazione affinché Dio esaudisca le nostre preghiere.
- Preghiera per la preservazione della fede.
- Consapevolezza che tanto gli oppressi quanto gli oppressori sono messi alla prova: i primi attraverso le sofferenze, i secondi tramite le ingiustizie perpetrate.
- Richiesta a Dio di renderci soddisfatti di Lui e sottomessi alla Sua volontà e, qualora fosse nel nostro interesse rimandare la rivendicazione dei nostri diritti al Giorno della Resurrezione, di donarci pazienza.[4]
Commentari
La quattordicesima supplica è stata approfondita in diversi commentari, tra cui:
- Fi Zilal al-Sahifa al-Sajjadiyya di Muhammad Jawad Mughniya.[5]
- Riyad al-'Arifin di Muhammad ibn Muhammad al-Darabi.[6]
- Afaq al-Ruh di Muhammad Husayn Fadl Allah.[7]
- Riyad al-Salikin di Sayyid Ali Khan al-Madani.[8]
I termini della supplica sono stati spiegati in opere lessicali come Ta'liqat 'ala l-Sahifa al-Sajjadiyya di Fayd Kashani[9] e Sharh al-Sahifa al-Sajjadiyya di 'Izz al-Din al-Jaza'iri.[10]
Inoltre, è stata oggetto di analisi anche in opere persiane quali:
- Diyar-e Asheqan di Husayn Ansarian.[11]
- Shohud va Shenakht di Muhammad Hasan Mamduhi Kermanshahi.[12]
- Sharh va Tarjome-ye Sahife-ye Sajjadiyye di Sayyid Ahmad Fihri.[13]
Footnote
- ↑ Sura al-Fath and the 14th supplication of al-Sahifa al-Sajjadiyah; Ayatollah Khamenei's advice for the victory of the resistance front (Persian).
- ↑ Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 2, p. 34.
- ↑ Translation and commentary of Fourteenth supplication of al-Sahifa al-Sajjadiyya
- ↑ Anṣārīyān, Diyār-i āshiqān, vol. 5, p. 223-290; Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 2, p. 34-53.
- ↑ Mughnīya, Fī zilāl al-Ṣaḥīfa, p. 191-201.
- ↑ Dārābī, Rīyāḍ al-ʿārifīn, p. 171-182.
- ↑ Faḍl Allāh, Āfāq al-rūḥ, vol. 1, p. 333-350.
- ↑ Madanī Shīrāzī, Rīyāḍ al-sālikīn, vol. 3, p. 43-73.
- ↑ Fayḍ al-Kāshānī, Taʿlīqāt ʿalā l-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, p. 38-39.
- ↑ Jazā'irī, Sharh al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, p. 90-93.
- ↑ Anṣārīyān, Diyār-i āshiqān, vol. 5, p. 223-290.
- ↑ Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 2, p. 31-53.
- ↑ Fihrī, Sharḥ wa tarjuma-yi Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, vol.2 p. 97-104.
Riferimenti
- Anṣārīyān, Ḥusayn. Dīyār-i Āshiqān: tafsīr-i jāmiʿ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Payām-i Āzādī, 1372 Sh.
- Dārābī, Muḥammad b. Muḥammad. Rīyāḍ al-ʿārifīn fī sharḥ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Edited by Ḥusayn Dargāhī. Tehran: Nashr-i Uswa, 1379 Sh.
- Faḍl Allāh, Sayyid Muḥammad Ḥusayn. Āfāq al-rūḥ. Beirut: Dār al-Mālik, 1420 AH.
- Fihrī, Sayyid Aḥmad. Sharḥ wa tarjuma-yi Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Nashr-i Uswa, 1388 Sh.
- Fayḍ al-Kāshānī, Muḥammad b. al-Murtaḍā al-. Taʿlīqāt ʿalā l-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Muʾassisat al-Buḥūth wa l-Taḥqīqāt al-Thiqāfīyya, 1407 AH.
- Jazāʾirī, ʿIzz al-Dīn. Sharḥ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Beirut: Dār al-Taʿāruf li-l-Maṭbūʿāt, 1402 AH.
- Madanī Shīrāzī, Sayyid ʿAlīkhān. Rīyāḍ al-sālikīn fī sharḥ al-Ṣaḥīfa Sayyid al-Sājjidīn. Qom: Muʾassisat al-Nashr al-Islāmī, 1435 AH.
- Mughnīya, Muḥammad Jawād al-. Fī zilāl al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Qom: Dār al-Kitāb al-Islāmī, 1428 AH.
- Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht; tarjuma wa sharḥ Ṣaḥīfa-yi Sajjādīyya. Qom: Būstān-i Kitāb, 1388 SH.
- آیات فتح و دعای نصر؛ توصیه رهبر انقلاب برای پیروزی جبهه مقاومت (Sura al-Fath and the 14th supplication of al-Sahifa al-Sajjadiyah; Ayatollah Khamenei's advice for the victory of the resistance front)