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Prima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya

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Questo articolo è un'introduzione alla prima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya; per leggerne il testo, vedere text:Prima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya.

La prima supplica de al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya (in arabo: الدعاء الأول من الصحيفة السجادية), attribuita all'Imam al-Sajjad (A), è dedicata principalmente alla lode a Dio; tratta inoltre altri temi quali gli attributi divini, i criteri per la salvezza o la dannazione dell’essere umano, i modi per conoscere Dio e la facilità degli obblighi religiosi islamici. Questa supplica è stata descritta in modo esaustivo in opere come Fi Zilal al-Sahifa al-Sajjadiyya (in arabo) di Muhammad Jawad Mughniya e Diyar-i 'asheqan (in persiano) di Husayn Ansarian.

Temi principali

Il tema centrale della prima supplica verte sulla lode e la glorificazione di Dio. La radice araba h-m-d (ح م د, che significa "lode") è ripetuta venticinque volte all'interno della supplica; organizzata in trenta paragrafi, essa copre i seguenti argomenti:

  • Lodare e glorificare Dio, menzionando alcuni dei Suoi attributi.
  • L'impossibilità per gli esseri umani di vedere Dio con gli occhi o di descriverLo adeguatamente.
  • La creazione del mondo da parte di Dio, senza l'ausilio di strumenti o materiali preesistenti.
  • L'assegnazione da parte di Dio del sostentamento a ogni creatura.
  • La vita di ogni essere umano ha un termine prestabilito.
  • Tutti saranno giudicati da Dio nell'aldilà.
  • I modi attraverso cui è possibile conoscere Dio.
  • La lode a Dio come espressione naturale della ricerca di Dio insita nell'uomo.
  • La decadenza morale degli esseri umani che omettono di lodare Dio.
  • I benefici della lode a Dio sia in questa vita sia nell'aldilà (il compiacimento divino, l'aumento e la continuazione delle benedizioni).
  • Nulla di ciò che fa Dio può essere messo in discussione.
  • La giustizia divina nell'aldilà, dove l’essere umano non subirà alcun torto.
  • I benefici del lodare Dio, come la luminosità del volto nel Giorno del Giudizio, la salvezza dal fuoco e la compagnia degli angeli e dei profeti.
  • La bontà e la perfezione della creazione umana, insieme alla purezza del sostentamento assegnate da Dio.
  • La misericordia speciale di Dio nei confronti degli esseri umani, manifestata nella creazione di cose buone per amor loro.
  • L'ingratitudine dell'uomo verso le benedizioni di Dio.
  • La benedizione del pentimento e del ritorno a Dio.
  • Dio mette alla prova la gratitudine umana.
  • I criteri di salvezza e dannazione definiti da Dio.
  • Dio non si affretta a punire gli esseri umani, bensì offre loro del tempo per pentirsi.
  • La facilità dei doveri religiosi prescritti dall'Islam.
  • L'onniscienza divina.
  • I modi per lodare Dio e i benefici che queste pratiche apportano alla vita umana. [1]

Commentari

La prima supplica è stata illustrata in dettaglio in vari commentari de al-Sahifa al-Sajjadiyya, tra cui:

  • Fi zilal al-Sahifa al-Sajjadiyya [2]
  • Riyad al-'arifin [3]
  • Afaq al-ruh [4]
  • Riyad al-salikin [5]

I termini usati nella supplica sono stati spiegati anche in commenti lessicali come il Ta'liqat 'ala l-Sahifa al-Sajjadiyya di Fayd Kashani. [6] Husayn Ansarian ha inoltre trattato ampiamente questa supplica nella sua opera Diyar-e 'asheqan. [7]

Altri commenti in persiano includono

  • Shuhud wa shenakht di Muhammad Hasan Mamduhi Kirmanshahi. [8]
  • Asrar-i khamushan di Muhammad Taqi Khalaji. [9]