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Ventiduesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya

Da wikishia.

La ventiduesima supplica de al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya (in arabo: الدعاء الثاني والعشرون من الصحيفة السجادية) è una supplica trasmessa dall'Imam al-Sajjad (A), da recitare nei momenti difficili e quando gli affari si complicano. In questa supplica l’Imam (A) sottolinea le difficoltà dell’auto miglioramento, implorando la misericordia divina e un sostentamento abbondante. Vengono menzionate anche le conseguenze dell’affidarsi ad altri che Dio e i tratti degli invidiosi. L’Imam (A) chiede a Dio la stazione del contentamento e la possibilità di adempiere i propri doveri, insistendo sulla moderazione nella soddisfazione e nell’ira, nonché nell’amicizia e nell’inimicizia.

Questa supplica è stata commentata in opere come Riyad al salikin (in arabo) di al-Sayyid 'Ali Khan al Madani, Diyar e asheqan di Husayn Ansarian e Shohud va shenakht di Hasan Mamduhi Kermanshahi (in persiano).

Dottrina

La ventiduesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya viene recitata durante le difficoltà, i guai e le complicazioni degli affari. Secondo Mamduhi Kermanshahi, come sostiene nel suo libro Shohud va shenakht, le frasi della supplica mostrano che l’Imam al-Sajjad (A) era totalmente sottomesso a Dio in ogni circostanza (difficoltà, tribolazioni, ecc.), senza che il mutare delle situazioni incidesse sul suo stato.[1] Di seguito i concetti e gli insegnamenti espressi nella supplica:

  • Difficoltà nel perfezionare la propria anima.
  • Aiuto divino indispensabile allo sviluppo umano e all’elevazione spirituale.
  • Libero arbitrio e capacità di assolvere i doveri come privilegi esclusivi degli esseri umani.
  • Compiacimento divino come fondamento della guida.
  • Gravità della miseria e richiesta di un sostentamento abbondante.
  • Invocazione della misericordia divina.
  • Conseguenze dell’affidarsi ad altri che Dio (solitudine, privazione e indebitamento).
  • Richiesta di doni divini fino all’autosufficienza.
  • Autosufficienza fondata sulla speranza nella grazia e grandezza divine.
  • Chiedere la liberazione dall’invidia e dai peccati.
  • Richiesta della stazione del contentamento, di benedizioni gratificanti, di reputazione e salute.
  • Chiedere l’opportunità di adempiere i propri obblighi.
  • Amore per le azioni rette e avversione per quelle corrotte.
  • Timore della punizione divina e desiderio delle ricompense divine.
  • Preghiera per la rettificazione degli affari in questo mondo e nell’aldilà.
  • Gratitudine per le benedizioni divine.
  • Pericoli dell’invidia e caratteristiche degli invidiosi (lamentarsi del sistema divino, soffrire a causa del benessere altrui).
  • Moderazione nella gratificazione e nell’ira, nonché nell’amicizia e nell’inimicizia.
  • Supplica pura e incontaminata a Dio.[2]

Commentari

Nei commentari de al-Sahifa al-Sajjadiyya, quali:

  • Riyad al-salikin di Sayyid Ali Khan al-Madani,[3]
  • Fi zilal al-Sahifa al-Sajjadiyya di Muhammad Jawad Mughniya,[4]
  • Riyad al-'arifin di Muhammad ibn Muhammad al-Darabi e[5]
  • Afaq al-ruh di Muhammad Husayn Fadl Allah,[6]

la supplica è stata esaminata in modo approfondito. I termini utilizzati sono stati analizzati anche in commentari lessicali come Ta'liqat 'ala l-Sahifa al-Sajjadiyya di Fayd Kashani[7] e Sharh al-Sahifa al-Sajjadiyya di 'Izz al-Din al-Jaza'iri.[8] In persiano la supplica è stata spiegata in:

  • Diyar-e asheqan di Husayn Ansarian,[9]
  • Shohud va shenakht di Muhammad Hasan Mamduhi Kermanshahi e[10]
  • Sharh va tarjome-ye Sahife-ye Sajjadiyya di Sayyid Ahmad Fihri,[11]

nonché in altri testi.

Footnote

  1. Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 2, p. 329.
  2. Anṣārīyān, Diyār-i āshiqān, vol. 6, p. 391-447; Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 2, p. 329-368.
  3. Madanī Shīrāzī, Rīyāḍ al-sālikīn, vol. 3, p. 490-535.
  4. Mughnīya, Fī zilāl al-Ṣaḥīfa, p. 295-308.
  5. Dārābī, Rīyāḍ al-ʿārifīn, p. 283-300.
  6. Faḍl Allāh, Āfāq al-rūḥ, vol. 1, p. 567-598.
  7. Fayḍ al-Kāshānī, Taʿlīqāt ʿalā l-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, p. 52-53.
  8. Jazā'irī, Sharh al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, p. 127-131.
  9. Anṣārīyān, Diyār-i āshiqān, vol. 6, p. 385-447.
  10. Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 2, p. 329-368.
  11. Fihrī, Sharḥ wa tarjuma-yi Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, vol. 2, p. 361-378.

Riferimenti

  • Anṣārīyān, Ḥusayn. Dīyār-i Āshiqān: tafsīr-i jāmiʿ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Payām-i Āzādī, 1372 Sh.
  • Dārābī, Muḥammad b. Muḥammad. Rīyāḍ al-ʿārifīn fī sharḥ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Edited by Ḥusayn Dargāhī. Tehran: Nashr-i Uswa, 1379 Sh.
  • Faḍl Allāh, Sayyid Muḥammad Ḥusayn. Āfāq al-rūḥ. Beirut: Dār al-Mālik, 1420 AH.
  • Fihrī, Sayyid Aḥmad. Sharḥ wa tarjuma-yi Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Nashr-i Uswa, 1388 Sh.
  • Fayḍ al-Kāshānī, Muḥammad b. al-Murtaḍā al-. Taʿlīqāt ʿalā l-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Muʾassisat al-Buḥūth wa l-Taḥqīqāt al-Thiqāfīyya, 1407 AH.
  • Jazāʾirī, ʿIzz al-Dīn. Sharḥ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Beirut: Dār al-Taʿāruf li-l-Maṭbūʿāt, 1402 AH.
  • Madanī Shīrāzī, Sayyid ʿAlīkhān. Rīyāḍ al-sālikīn fī sharḥ al-Ṣaḥīfa Sayyid al-Sājjidīn. Qom: Muʾassisat al-Nashr al-Islāmī, 1435 AH.
  • Mughnīya, Muḥammad Jawād al-. Fī zilāl al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Qom: Dār al-Kitāb al-Islāmī, 1428 AH.
  • Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht; tarjuma wa sharḥ Ṣaḥīfa-yi Sajjādīyya. Qom: Būstān-i Kitāb, 1388 SH.