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Trentasettesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya

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Questo articolo è un’introduzione alla trentasettesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya; per il testo integrale vedi text:Trentasettesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya.
Trentasettesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya
SoggettoRiconoscere le proprie mancanze nel ringraziare Dio.
Basato su Hadith/
Non basato su Hadit
Basato su Hadith
Emesso daImam al-Sajjad (A)
NarratoreMutawakkil ibn Hārūn
Fonti sciiteal-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya


La trentasettesima supplica de al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya (in Arabo: الدعاء السابع والثلاثون من الصحيفة السجادية) è una supplica trasmessa dall’Imam al-Sajjad (A) relativa all’incapacità umana di ringraziare Dio in modo adeguato. In questa supplica l’Imam al-Sajjad (A) sottolinea che è impossibile ringraziare Dio per le Sue benedizioni, poiché esse sono frutto della Sua grazia. Inoltre, Dio non si affretta a punire i trasgressori, confidando nel loro pentimento e nel loro ritorno alla guida divina. Zayn al-'Abidin (A) sottolinea inoltre la giustizia di Dio nel trattare i Suoi servi, considerando ogni deviazione dal sentiero divino come effetto degli inganni di Satana.

Questa supplica è stata commentata, fra le altre, in opere come Riyad al-salikin (in arabo) di al-Sayyid 'Ali Khan al-Madani e Diyar-e asheqan di Husayn Ansarian e Shohud va shenakht di Hasan Mamduhi Kermanshahi (in persiano).

Dottrina

La trentasettesima supplica de al-Sahifa al-Sajjadiyya riguarda l'incapacità umana di ringraziare Dio in modo adeguato. In questa supplica l’Imam al-Sajjad (A) evidenzia tale incapacità.[1] Secondo Mamduhi Kermanshahi, la consapevolezza di non essere in grado di ringraziare Dio per le Sue benedizioni è uno stato che solo i più puri servi di Dio possono raggiungere.[2]

Di seguito gli insegnamenti della supplica:

  • L’essere umano non è in grado di ringraziare Dio adeguatamente, poiché le benedizioni divine sono interconnesse.
  • L'essere umano non è in grado di obbedire e adorare Dio in modo adeguato.
  • La gratitudine per una benedizione è superiore alla benedizione stessa.
  • L'impossibilità di ringraziare Dio a dovere per le Sue benedizioni.
  • L'impossibilità di giudicare Dio, perché nessuno Lo domina.
  • La grazia di Dio è la fonte delle Sue benedizioni.
  • La grande ricompensa concessa da Dio per le azioni apparentemente insignificanti dei Suoi servi.
  • L'inevitabilità del perdono divino, sebbene i Suoi servi non lo meritino.
  • La necessità di sviluppare attributi divini in sé stessi in risposta alle Sue benedizioni.
  • Riconoscere che Dio tratta i Suoi servi con la giustizia divina.
  • L'inganno di Satana come causa di deviazione dal sentiero divino.
  • Il rinvio, da parte di Dio, della punizione dei trasgressori.
  • Il trattamento generoso di Dio verso i servi obbedienti e verso i peccatori.
  • L'obbedienza a Dio è resa possibile dall'aiuto divino.
  • La misericordia inclusiva di Dio verso i Suoi servi.
  • La ricompensa dei servi per le loro buone azioni.
  • Il rinvio della punizione, da parte di Dio, nella speranza del pentimento dei servi e del loro ritorno alla guida divina.
  • Il riconoscimento della giustizia divina.[3]

Commentari

Tra i commentari che trattano ampiamente la trentasettesima supplica si segnalano:

  • Riyad al-salikin di Sayyid Ali Khan al-Madani,[4]
  • Fi zilal al-Sahifa al-Sajjadiyya di Muhammad Jawad Mughniya,[5]
  • Riyad al-'arifin di Muhammad ibn Muhammad al-Darabi[6] e
  • Afaq al-ruh di Muhammad Husayn Fadl Allah.[7]

Dal punto di vista lessicale, la supplica è stata analizzata in opere quali Ta'liqat 'ala l-Sahifa al-Sajjadiyya di Fayd Kashani[8] e Sharh al-Sahifa al-Sajjadiyya di 'Izz al-Din al-Jaza'iri.[9]

La supplica è stata inoltre trattata nei seguenti testi in persiano:

  • Diyar-e asheqan di Husayn Ansarian,[10]
  • Shohud va shenakht di Muhammad Hasan Mamduhi Kermanshahi,[11]
  • Sharh va tarjome-ye Sahife-ye Sajjadiyye di Sayyid Ahmad Fihri,[12] nonché in altre opere.


Footnote

  1. Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 3, p. 210.
  2. Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 3, p. 210.
  3. Anṣārīyān, Diyār-i āshiqān, vol. 7, p. 273-285; Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 3, p. 210-247; Commentary of 37th supplication of al-Sahifa al-Sajjadiyya, Irfan website (Persian)
  4. Madanī Shīrāzī, Rīyāḍ al-sālikīn, vol. 5, p. 221-272.
  5. Mughnīya, Fī zilāl al-Ṣaḥīfa, p. 435-444.
  6. Dārābī, Rīyāḍ al-ʿārifīn, p. 463-474.
  7. Faḍl Allāh, Āfāq al-rūḥ, vol. 2, p. 233-252.
  8. Fayḍ al-Kāshānī, Taʿlīqāt ʿalā l-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, p. 73-4.
  9. Jazā'irī, Sharh al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, p. 189-192.
  10. Anṣārīyān, Diyār-i āshiqān, vol. 7, p. 267-285.
  11. Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht, vol. 3, p. 207-247.
  12. Fihrī, Sharḥ wa tarjuma-yi Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya, vol. 3, p. 107-116.

Riferimenti

  • Anṣārīyān, Ḥusayn. Dīyār-i Āshiqān: tafsīr-i jāmiʿ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Payām-i Āzādī, 1372 Sh.
  • Dārābī, Muḥammad b. Muḥammad. Rīyāḍ al-ʿārifīn fī sharḥ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Edited by Ḥusayn Dargāhī. Tehran: Nashr-i Uswa, 1379 Sh.
  • Faḍl Allāh, Sayyid Muḥammad Ḥusayn. Āfāq al-rūḥ. Beirut: Dār al-Mālik, 1420 AH.
  • Fihrī, Sayyid Aḥmad. Sharḥ wa tarjuma-yi Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Nashr-i Uswa, 1388 Sh.
  • Fayḍ al-Kāshānī, Muḥammad b. al-Murtaḍā al-. Taʿlīqāt ʿalā l-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Tehran: Muʾassisat al-Buḥūth wa l-Taḥqīqāt al-Thiqāfīyya, 1407 AH.
  • Jazāʾirī, ʿIzz al-Dīn. Sharḥ al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Beirut: Dār al-Taʿāruf li-l-Maṭbūʿāt, 1402 AH.
  • Madanī Shīrāzī, Sayyid ʿAlīkhān. Rīyāḍ al-sālikīn fī sharḥ al-Ṣaḥīfa Sayyid al-Sājjidīn. Qom: Muʾassisat al-Nashr al-Islāmī, 1435 AH.
  • Mughnīya, Muḥammad Jawād al-. Fī zilāl al-Ṣaḥīfa al-Sajjādīyya. Qom: Dār al-Kitāb al-Islāmī, 1428 AH.
  • Mamdūḥī Kirmanshāhī, Shuhūd wa shinākht; tarjuma wa sharḥ Ṣaḥīfa-yi Sajjādīyya. Qom: Būstān-i Kitāb, 1388 SH.