Sura al-'Alaq

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Questo articolo è un’introduzione alla sura al-'Alaq; per leggere il suo testo vedere testo: Sura al-'Alaq.

La sura al-'Alaq o sura Iqra' (in arabo: سُورَة العَلَق) è la 96a sura. È una sura meccana e si trova nella 30a parte (juz) del Corano. Il titolo della sura deriva dal suo secondo versetto, in cui si fa riferimento alla creazione umana da 'alaq (massa aderente o coagulo di sangue). Secondo alcune interpretazioni i primi cinque versetti della sura sono stati i primi versetti rivelati al Profeta (S). Nella sura al-'Alaq Iddio ingiunge al Profeta (S) di leggere. Gli esegeti sostengono che il termine “leggere” allude alla lettura del Corano e non a una lettura qualsiasi. La sura evidenzia la creazione umana e la sua evoluzione, parla della benedizione di Dio sugli esseri umani e fa notare che tuttavia sono ingrati e ribelli. La sura al-'Alaq sottolinea anche una punizione atroce per coloro che vietano la guida e le buone azioni delle persone.

La sura al-'Alaq è una delle quatto sure con la prosternazione obbligatoria. Esse sono conosciute come 'aza'im al-Qur'an. In merito alla virtù di questa sura, dall’Imam al-Sadiq (A) è stato tramandato che chi recita la sura iqra' bism rabbik (leggi in nome del tuo Signore) di giorno o di notte, e muore in quel giorno o notte, morirà da martire.

Introduzione

  • Nominazione

La sura è chiamata sura al-'Alaq, sura Iqra' o sura iqra' bism rabbik.[1] Il termine 'alaq nel senso di coagulo di sangue deriva dal secondo versetto. Il termine iqra' nel senso di “leggere” (modo imperativo) deriva dal versetto d’apertura.[2] La sura è stata nominata anche al-Qalam.[3]

  • Ordine e luogo di rivelazione

La sura coranica al-'Alaq è una sura meccana. Secondo molti esegeti, in ordine di rivelazione, fu la prima sura rivelata al Profeta (S);[4] tuttavia Makarem Shirazi afferma che alcuni esegeti sostengono che solo i primi cinque versetti furono i primi versetti rivelati al Profeta (S).[5] Nell’attuale ordine di compilazione, la sura al-'Alaq è la 96a sura,[6] e si trova nella 30a parte (juz).

  • Numero dei versetti e altre caratteristiche

La sura al-'Alaq si compone di 19 versetti, 72 parole e 288 lettere;[7] fa parte delle così dette mufassalat (sure con versetti corti) ed è una delle sure coraniche brevi.[8]

  • L’inizio della rivelazione coranica

Gli esegeti sciiti e sunniti sostengono che mentre il Profeta (S) si trovava nella grotta di Hira, Gabriele discese e gli disse: “O Muhammad! Leggi!”. Il Profeta (S) rispose: “Non so leggere”. Gabriele lo strinse forte e ripeté: “Leggi!”. E il Profeta (S) rispose di nuovo allo stesso modo. Gabriele nuovamente fece lo stesso e poi disse: “Leggi in nome di Dio che ha creato…” (fino alla fine dei cinque versetti). Egli li recitò e poi sparì dalla vista del Profeta (S). Il Profeta (S), esausto per aver ricevuto la sua prima rivelazione, tornò a casa da Khadija (A) e disse: “Avvolgimi nel mio mantello affinché possa riposare un po'”.[9]

  • Sura con prosternazione

La sura al-'Alaq è una delle quattro sure coraniche con la prosternazione obbligatoria. Queste sure sono conosciute come 'aza'im al-Qur'an. È obbligatorio prosternarsi dopo aver ascoltato o letto l’ultimo versetto della sura al-'Alaq.[10] Esistono particolari norme per tali sure. Per esempio è vietato recitarle durante la preghiera e allo stesso modo durante il flusso mestruale o se in stato di jinaba[11] (impurità acquisita dopo un rapporto sessuale).

Contenuto

La sura al-'Alaq tratta i seguenti temi:

  • Inizia ordinando al Profeta (S) di leggere e recitare.
  • Parla della creazione degli esseri umani, i quali, nonostante la loro grandezza, si sono sviluppati da un coagulo di sangue o massa aderente senza valore.
  • Parla della gente ingrata e ribelle.
  • Evidenzia una punizione atroce per coloro che impediscono la guida delle persone e le buone azioni.
  • Infine ordina di prosternarsi a Iddio e di avvicinarsi a Lui.[12]

Contenuto della sura al-'Alaq.[13]

I doveri del Profeta nell’invitare le genti verso il Signore

Il primo dovere: versetti 1-5

Introduzione del Signore

Il primo punto: versetti 1-2

Iddio ha creato gli esseri umani da un coagulo di sangue

Il secondo punto: versetti 3-5

Iddio ha insegnato agli esseri umani tutto quello che necessitano di sapere

Il secondo dovere: versetti 6-19

Servire Iddio e astenersi dal sottomettersi ai ribelli

Il primo punto: versetti 6-8

Le persone si ribellano ai comandi di Dio

Il secondo punto: versetti 9-14

L’opposizione dei ribelli all’invito monoteistico del Profeta

Il terzo punto: versetti 15-18

Umiliazione, il destino dell’opporsi a Dio

Il quarto punto: versetto 19

Il dovere del Profeta nei confronti dei ribelli

Il significato di “leggere” nel primo versetto

Nei primi versetti rivelati del Corano, Iddio comanda al Profeta (S) di leggere e recitare. L’'Allama Tabataba'i sosteneva che questo non è un ordine di lettura qualsiasi, bensì sottintende di leggere i versetti rivelati dall’Angelo della rivelazione. Sulla base di questo, che è anche esposto da altri esegeti, l’imperativo “leggi” significa “leggi il Corano”.[14] Nell’opera Tafsir-e Nemuneh, l’ayatollah Makarem Shirazi evidenzia come alcuni esegeti abbiano fatto ricorso al primo versetto della sura al-'Alaq per stabilire che “bism Allah al-Rahman al-Rahim” (in nome di Dio, il Benevolo, il Misericordioso) è parte di ogni sura, dato che il comando di “leggere il Corano in nome di Dio” implica che all’inizio di ogni sura coranica è necessario recitare l’espressione “In nome di Dio…”. Tuttavia Makarem sostiene che quest’interpretazione è improbabile.[15] L’'Allama Tabataba'i sosteneva che il versetto non implica la necessità di recitare “bism Allah…”.[16]

Meriti e benefici

In merito alla virtù della sura al-'Alaq, dall’Imam al-Sadiq (A) è stato tramandato che coloro che recitano la sura iqra' bism rabbik (leggi in nome del tuo Signore) di giorno o di notte, e muoiono quel giorno o quella notte, moriranno da martiri, verranno resuscitati da martiri e saranno nella fila dei martiri; inoltre, il Giorno della Resurrezione saranno come coloro che con le loro spade hanno partecipato ad una guerra a fianco del Profeta (S).[17] Secondo una tradizione del Profeta (S), chi recita la sura Iqra' è come chi recita tutte le mufassalat.[18] Tra gli effetti della recitazione di questa sura sono stati menzionati: protezione dall’annegare in mare, essere al sicuro dalle calamità durante i viaggi, protezione dei propri beni da danni e furti.[19]

Footnote

  1. Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 151.
  2. Khurramshāhī, "Sūra-yi ʿAlaq" in Dānishnāma-yi Qurʾān wa Qurʾān pazhūhī, p. 1266.
  3. Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 151.
  4. Makārim Shīrāzī, Shaʾn-i nuzūl-i āyāt-i Qurʾān, p. 501; Ṭabāṭabāʾī, al-Mīzān, vol. 20, p. 322; Ṭūsī, al-Tibyān fī tafsīr al-Qurʾān, vol. 10, p. 378; Abū l-Futūḥ al-Rāzī, Rawḍ al-Jinān, vol. 20, p. 334.
  5. Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 153.
  6. Maʿrifat, Āmūzish-i ʿulūm-i Qurʾān, vol. 2, p. 166.
  7. Rūḥbakhsh, Dānishnāma-yi sūrahā-yi Qurʾānī, vol. 2, p. 198.
  8. Khurramshāhī, "Sūra-yi ʿAlaq" in Dānishnāma-yi Qurʾān wa Qurʾān pazhūhī, p. 1266.
  9. Ṭabrisī, Majmaʿ al-bayān, vol. 10, p. 780; Abū l-Futūḥ al-Rāzī, Rawḍ al-Jinān, vol. 20, p. 335; Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 153.
  10. Banī Hāshimī Khomeinī, Tawḍīḥ al-masāʾil-i marajiʿ, vol. 1, p. 615-617.
  11. Qirāʾatī, Tafsīr-i nūr, vol. 10, p. 532.
  12. Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 150.
  13. Khamagar, Muhammad, Sakhtar-i suraha-yi Qur'an-i karim, Mu'assisa-yi Farhangi-yi Qur'an wa 'Itrat-i Nur al-Thaqalayn, Qom: Nashra, ed.1, 1392 Sh.
  14. Ṭabāṭabāʾī, al-Mīzān, vol. 20, p. 323; Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 155.
  15. Makārim Shīrāzī, Tafsīr-i nimūna, vol. 27, p. 155.
  16. Ṭabāṭabāʾī, al-Mīzān, vol. 20, p. 323.
  17. Ṭabrisī, Tafsīr-i jawāmiʾ al-jāmiʾ, vol. 4, p. 512.
  18. Abū l-Futūḥ al-Rāzī, Rawḍ al-Jinān, vol. 20, p. 333.
  19. Baḥrānī, al-Burhān, vol. 5, p. 695.

Riferimenti

  • Abū l-Futūḥ al-Rāzī, Ḥusayn b. ʿAlī. Rawḍ al-Jinān wa Rawḥ al-Janān fī Tafsīr al-Qurʾān. Edited by Muḥammad Jaʿfar Yāḥiqī and Muḥammad Mahdī Naṣiḥ . Mashhad: Bunyād-i Pazhūhishha-yi Āstān-i Quds-i Raḍawī, 1375 Sh.
  • Baḥrānī, Hāshim b. Sulaymān al-. Al-Burhān fī tafsīr al-Qurʾān. Edited by Bunyād-i Biʿthat. Qom: Muʾassisa al-Biʿtha, Qism al-Dirāsāt al-Islāmiyya, [n.d].
  • Banī Hāshimī Khomeinī, Sayyid Muḥammad Ḥasan. Tawḍīḥ al-masāʾil-i marajiʿ. 3rd edition. [n.p], Daftar-i Nashr-i Islāmī, 1378 Sh.
  • Khāmagar, Muḥammad. Sākhtār-i sūraha-yi Qurʾān-i karīm. Mu'assisa-yi Farhangī-yi Qur'ān wa Itrat-i Nūr al-thaqalayn. Qom: Nashr-i Nashrā, 1392 Sh.
  • Khurramshāhī, Qawām al-Dīn. "Sūra-yi ʿAlaq" in Dānishnāma-yi Qurʾān wa Qurʾān pazhūhī. Tehran: Dūstān-Nāhīd, 1377 Sh.
  • Maʿrifat, Muḥammad Hādī. Āmūzish-i ʿulūm-i Qurʾān. 1st edition. [n.p], Markaz-i Chāp wa Nashr-i Sāzmān-i Tablīghāt, 1371 Sh.
  • Makārim Shīrāzī, Nāṣir. Tafsīr-i nimūna. Tehran: Dār al-Kutub al-Islāmiyya, 1371 Sh.
  • Makārim Shīrāzī, Nāṣir. Shaʾn-i nuzūl-i āyāt-i Qurʾān. 1st edition. Qom: Madrasat al-Imām ʿAlī b. Abī Ṭālib (a), 1385 sh.
  • Qirāʾatī, Muḥsin. Tafsīr-i nūr. Tehran: Markaz-i Farhangī-yi Dars-hā-yi az Qurʾān, 1388 Sh.
  • Rūḥbakhsh, ʿAlī. Dānishnāma-yi sūrahā-yi Qurʾānī. Qom: Intishārāt-i wara', [n.d].
  • Ṭabāṭabāʾī, Sayyid Muḥammad Ḥusayn al-. Al-Mīzān fī tafsīr al-Qurʾān. Beirut: Muʾassisat al-Aʿlamī li-l-Maṭbūʿāt, 1390 AH.
  • Ṭabrisī, Faḍl b. al-Ḥasan al-. Tafsīr-i jawāmiʾ al-jāmiʾ. Edited by Abu l-Qāsim Gurjī. Qom: Sāzmān-i Muṭāliʿeh wa Tadwīn-i Kutub-i ʿUlūm-i Insānī Dānishgāh-ha, 1378 Sh.
  • Ṭabrisī, Faḍl b. al-Ḥasan al-. Majmaʿ al-bayān fī tafsīr al-Qurʾān. Tehran: Naṣir Khusruw, 1372 Sh.
  • Ṭūsī, Muḥammad b. al-Ḥasan al-. Al-Tibyān fī tafsīr al-Qurʾān. Edited by Aḥmad Qaṣīr al-ʿĀmilī. Beirut: Dār Iḥyāʾ al-Turāth al-ʿArabī, [n.d].