Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ)

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La Supplica di "Allāhumma kun li-walīyyik"

La supplica “Allāhumma kun li-walīyyik”, o Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ), è una supplica che si recita per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ), il dodicesimo Imam degli sciiti. La supplica comincia con “O Allah, sii per il tuo rappresentante”, e nell’opera Tahdhib al-ahkam è riportata come citazione dell’Imam al-Baqir (A) e dell’Imam al-Sadiq (A). In questa supplica si chiede a Dio di proteggere la salute e la sicurezza dell’Imam al-Mahdi (A) in vari modi. La supplica è citata come pratica religiosa per la notte di al-Qadr (il 23 di Ramadan), ma può essere recitata anche in altre occasioni. La catena di trasmissione è mursal (ovvero mancano alcuni trasmettitori), ma dal momento che è citata in valide fonti di hadith e suppliche, viene considerata autentica. Nella maggior parte delle fonti in cui è citata la supplica, invece del nome dell’Imam al-Mahdi (A), è riportata l’espressione “il tale, figlio del tale” (fulan ibn fulan), ecco perché è stato ipotizzato che la supplica in verità sia dedicata a qualsiasi Imam durante il suo imamato, e non solo all’Imam al-Mahdi (AJ). In persiano è stata scritta una trattazione della supplica da parte di Mohsen Qara’ati, intitolata Sharh-e du'a-ye salamati-ye imam-e Zaman (AJ) (Trattazione della Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi – AJ).

Il testo

La supplica “Allahumma kun li-waliyyik” è citata in varie fonti con lievi differenze. Di seguito il testo della supplica citata nell’opera Misbah al-mutahajjid di al-Shaykh al-Tusi:[1]

In nome di Allah, il Misericordioso, il Benevolo بِسْمِ ٱللَّهِ ٱلرَّحْمٰنِ ٱلرَّحِيمِ O Allah, sii, per il Tuo rappresentante, l’Hujjat (la prova), figlio di al-Hasan, اللّهُمّ كُنْ لِوَلِيّكَ الحُجّةِ ابْنِ الحَسَنِ siano le Tue benedizioni su di lui e sui suoi antenati, صَلَوَاتُكَ عَلَيْهِ وَعَلَى آبَائِهِ in quest’ora e in ogni ora, فِي هذِهِ السَّاعَةِ وَفي كُلّ سَاعَةٍ [sii] un guardiano, un protettore, una guida, un aiuto, una prova e un occhio, وَلِيّاً وَحَافِظاً، وَقَائِداً وَنَاصِراً، وَدَلِيلاً وَعَيْناً fin quando non lo farai vivere sulla terra, in obbedienza (a Te), حَتَّى تُسْكِنَهُ أَرْضَكَ طَوْعاً vivere in essa per molto tempo.[2]}} وَتُمَتّعَهُ فِيهَا طَوِيلاً. La supplica è citata anche nell’opera Iqbal al-a'mal con delle aggiunte.[3] Nell’opera Tahdhib al-ahkam, la supplica è stata riportata come citazione dell’Imam al-Baqir (A) e dell’Imam al-Sadiq (A).[4] La maggior parte delle fonti in cui è citata la supplica contiene l’espressione “fulan ibn fulan” (il tale, figlio del tale).[5] Sayyid ibn Tawus, un sapiente sciita studioso di hadith del VI/XII secolo e VII/XIII secolo, riporta “al-Hujjat-i Muhammad ibn al-Hasan al-Mahdi” al posto di “fulan ibn fulan”.[6] Inoltre anche l’opera Misbah di al Kaf'ami riporta “Muhammad ibn al-Hasan al-Mahdi”.[7] Muhammad Taqi al-Majlisi, un sapiente sciita studioso di hadith del XI/XVII secolo, sosteneva che è permesso menzionare il nome dell’Imam al-Mahdi (AJ) al posto di “fulan ibn fulan”, anche se è preferibile usare uno dei suoi appellativi.[8] Per via dell’espressione “fulan ibn fulan”, alcuni hanno ipotizzato che la supplica sia dedicata a tutti gli Imam sciiti (A) e non unicamente all’Imam al-Mahdi (AJ).[9]

Quando recitarla

L’introduzione alla supplica implica che, sebbene sia specifica della vigilia del 23 di Ramadan, in realtà può essere recitata in qualsiasi momento e occasione. Questo perché è stato tramandato di recitare questa supplica in qualsiasi posizione (in piedi, seduti o prosternati) alla vigilia del 23 di Ramadan, e anche durante tutto il mese di Ramadan, o anche in tutti i momenti della vita.[10] Pertanto è stato detto che la recita di questa supplica è raccomandata in ogni ora del giorno e della notte, e durante la preghiera.[11] Inoltre è raccomandata dopo aver lodato Iddio e aver inviato saluti al Profeta (A).[12]

Il contenuto

Nella supplica “Allahumma kun li-waliyyik”, a Dio si chiede di proteggere la salute dell’Imam Mahdi (AJ) in vari modi.[13] Si chiede a Dio di essere il guardiano, il protettore, il capo, l’aiutante, la guida e l’occhio dell’Imam al-Mahdi (AJ).[14] L’espressione “in quest’ora” della supplica si riferisce alla notte di al-Qadr (il 23 di Ramadan), e la frase “in ogni ora” è un’espressione di cura costante dell’Imam al-Mahdi (AJ).[15] Secondo Hasan ibn Sulayman al-Hilli, un sapiente sciita del VIII/XIV secolo, la frase “fallo vivere sulla terra, in obbedienza” indica l’avvento dell’Imam al-Mahdi quando prenderà il potere sulla terra, dato che il suo diritto di governare è stato usurpato durante il suo occultamento.[16] Inoltre al-Hilli sostiene che la frase “farlo rimanere a lungo sulla terra” si riferisce al raj'a dopo il martirio dell’Imam al-Mahdi (AJ).[17] Muhsin Qara'ati sostiene che questa frase rappresenta la richiesta di un governo mondiale duraturo guidato dall’Imam al-Mahdi (AJ).[18]

Catena di trasmissione e validità

Nelle fonti di hadith e suppliche, la supplica “Allahumma kun li-waliyyik” è trasmessa solo tramite Muhammad ibn 'Isa ibn 'Ubayd.[19] Vi sono divergenze sulla sua affidabilità.[20] Al-Najashi sosteneva che egli era un trasmettitore di hadith affidabile,[21] mentre al-Shaykh al-Tusi affermava il contrario.[22] L'Allamah al-Hilli sosteneva che nel complesso questo trasmettitore dovrebbe essere considerato affidabile.[23] Secondo al-Allama al-Majlisi, la catena di trasmissione di questa supplica è mursal (cioè mancano alcuni trasmettitori).[24] Tuttavia Muhsin Qara'ati lascia intendere che esistono prove tramite cui viene corroborata la validità della supplica, per esempio il fatto che è citata nelle opere al-Kafi[25] e Tahdhib al-ahkam,[26] così come in altre fonti autentiche tra cui al-Mazar al-kabir di Ibn al-Mashhadi,[27] al-Misbah di al-Kaf'ami[28] e Iqbal al-a'mal di Sayyid ibn Tawus,[29], oltre ad essere coerente con la ragione e con le altre prove trasmesse. Inoltre la maggior parte delle sue espressioni e frasi compaiono anche in altre suppliche.[30]

Perché pregare per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ)?

Secondo Muhsin Qara'ati, il dodicesimo Imam sciita possiede una vita biologica proprio come gli altri Imam infallibili (A), e quindi è suscettibile alle malattie e ad altri problemi. Pertanto si raccomanda di pregare per la sua salute.[31] Inoltre la supplica riguarda la protezione dell’Imam affinché possa adempiere la sua missione e il suo compito di guida dell’imamato, sia durante il suo occultamento che dopo la sua manifestazione, poiché occorre una speciale grazie divina per essere in grado di sopportare un incarico così pesante.[32] Inoltre esistono suppliche trasmesse dagli Imam (A) dove a Iddio si chiede di proteggere la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ).[33]

Monografia

Il libro, Sharh-e du'a-ye salamati-ye Imam-e Zaman (Trattazione della Supplica per la salute dell’Imam Mahdi) di Muhsin Qara'ati (edito da Hasan Silmabadi) è un’esposizione della catena di trasmissione e del testo della Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi (AJ). Dopo alcune premesse e una discussione sulla catena di trasmissione della supplica, l’autore ne spiega i termini e le frasi.[34] Il libro si conclude con i vantaggi di recitare la Supplica per la salute dell’Imam al-Mahdi e le condizioni affinché la supplica sia esaudita.[35] L’autore ritiene che la supplica sia stata erroneamente scambiata con la Supplica del sollievo (dua' al-Faraj).[36] Il libro è stato pubblicato a Qom da parte della Fondazione culturale del Mahdi promesso.

Footnote

  1. Ṭūsī, Miṣbāḥ al-mutahajjid, vol. 2, p. 630-631.
  2. Duas.org
  3. Ibn Ṭāwūs, Iqbāl al-aʿmāl, vol. 1, p. 85.
  4. Ṭūsī, Tahdhīb al-aḥkām, vol. 3, p. 102-103.
  5. Kulaynī, al-Kāfī, vol. 4, p. 162; Ṭūsī, Tahdhīb al-aḥkām, vol. 3, p. 103; Ṭūsī, Miṣbāḥ al-mutahajjid, vol. 2, p. 630-631; Ibn al-Mashhadī, al-Mazār al-kabīr, p. 612; Kafʿamī, al-Balad al-amīn, p. 203.
  6. bn Ṭāwūs, Iqbāl al-aʿmāl, vol. 1, p. 85.
  7. Kafʿamī, al-Miṣbāḥ, 586.
  8. Majlisī, Rawḍat al-muttaqīn, vol. 3, p. 449.
  9. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 48.
  10. Kulaynī, al-Kāfī, vol. 4, p. 162; Ṭūsī, Tahdhīb al-aḥkām, vol. 3, p. 102-103; Ṭūsī, Miṣbāḥ al-mutahajjid, vol. 2, p. 630; Ibn al-Mashhadī, al-Mazār al-kabīr, p. 612; Kafʿamī, al-Balad al-amīn, p. 203; Ibn Ṭāwūs, Iqbāl al-aʿmāl, vol. 1, p. 85.
  11. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 35-36.
  12. Kulaynī, al-Kāfī, vol. 4, p. 162; Ṭūsī, Tahdhīb al-aḥkām, vol. 3, p. 102-103; Ṭūsī, Miṣbāḥ al-mutahajjid, vol. 2, p. 630; Ibn al-Mashhadī, al-Mazār al-kabīr, p. 612; Kafʿamī, al-Balad al-amīn, p. 203; Ibn Ṭāwūs, Iqbāl al-aʿmāl, vol. 1, p. 85.
  13. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 61.
  14. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 61.
  15. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 57.
  16. Ḥillī, Mukhtaṣr al-baṣāʾir, p. 460.
  17. Ḥillī, Mukhtaṣr al-baṣāʾir, p. 460-461.
  18. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 87-91.
  19. Kulaynī, al-Kāfī, vol. 4, p. 162; Ṭūsī, Tahdhīb al-aḥkām, vol. 3, p. 102-103; Ṭūsī, Miṣbāḥ al-mutahajjid, vol. 2, p. 630; Ibn al-Mashhadī, al-Mazār al-kabīr, p. 612; Kafʿamī, al-Balad al-amīn, p. 203; Ibn Ṭāwūs, Iqbāl al-aʿmāl, vol. 1, p. 85.
  20. Ḥillī, Rijāl al-ʿallāma al-Ḥillī, p. 142.
  21. Najāshī, Rijāl al-Najāshī, p. 333.
  22. Ṭūsī, al-Rijāl al-Ṭūsī, p. 391.
  23. Ḥillī, Rijāl al-ʿallāma al-Ḥillī, p. 142.
  24. Majlisī, Mirʾāt al-ʿuqūl, vol. 16, p. 394; Majlisī, Malādh al-akhyār fi fahm tahdhib al-akhbār, vol. 5, p. 106.
  25. Kulaynī, al-Kāfī, vol. 4, p. 162, h. 4.
  26. Ṭūsī, Tahdhīb al-aḥkām, vol. 3, p. 102, h. 37.
  27. Ibn al-Mashhadī, al-Mazār al-kabīr, p. 612.
  28. Kafʿamī, al-Miṣbāḥ, p. 586.
  29. Ibn Ṭāwūs, Iqbāl al-aʿmāl, vol. 1, p. 85.
  30. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 26-29.
  31. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 62.
  32. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 67.
  33. Ṭūsī, Miṣbāḥ al-mutahajjid, vol. 1, p. 409 & 413 and vol. 2, p. 405.
  34. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 5-6.
  35. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 93-103.
  36. Qarāʾatī, Sharḥ-i duʿāyi salāmatī-yi Imam-i Zaman(a), p. 7.

Riferimenti

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