Rivolta di Sahib al-Zanj
La rivolta di Ṣāḥib al-Zanj (in arabo: ثَورَة صاحِب الزَنْج) fu una rivolta di schiavi e di poveri messa in atto dal 255/869 al 270/883 contro il califfato abbaside; pare fosse scoppiata a causa delle differenze fra le classi sociali. Gli zanj, schiavi neri africani, guidati dal loro comandante Ali ibn Muhammad, noto come “Sahib al-Zanj”, svolsero il ruolo principale in questa rivolta. Gli zanj riuscirono a controllare vaste regioni dell’Iraq e del Khuzestan, tuttavia il loro governo terminò dopo quindici anni e diverse guerre.
Sahib al-Zanj affermava di essere un alide, ossia un discendente dell’Imam Ali (A), ma gli storici hanno respinto tale dichiarazione.
Sahib al-Zanj
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Ali ibn Muhammad ibn 'Abd al-Rahim, [1] della tribù di 'Abd al-Qays, [2] nacque in un villaggio chiamato Warzanin, vicino alla città persiana di Rey. [3] Per questo motivo era chiamato anche Warzanini, [4] ma divenne più noto come Sahib al-Zanj, il capo degli zanj, poiché guidò la loro rivolta. [5]
Sahib al-Zanj si presentava come un alide discendente dalla progenie dell’Imam al-Sajjad (A), [6]: alcuni sapienti hanno accettato la sua dichiarazione, [7] tuttavia, la maggior parte di loro sostiene che egli non era un alide [8] e che affermava ciò solo per attirare dei sostenitori. [9]
Contesto
Gli zanj erano schiavi neri provenienti dall’Africa orientale, che erano stati condotti nei territori musulmani. [10] Essi lavoravano nei campi e vivevano in condizioni più dure rispetto agli schiavi bianchi. [11] Tale disparità offrì a Sahib al-Zanj l’opportunità di ottenere il sostegno degli schiavi e di scatenare la rivolta contro gli abbasidi. [12]
Sahib al-Zanj iniziò la rivolta nel mese di ramadan 255/agosto settembre 869. [13] [14] Il giorno di Eid al-Fitr, più di 15.000 persone gli prestarono giuramento di fedeltà. [15] L’esordio della rivolta avvenne durante il califfato di al Muhtadi bi Llah. [16] Il comandante delle truppe di Sahib al-Zanj era Sulayman ibn Jami'. [17]
Conseguenze
La rivolta degli zanj ebbe inizio nel 255/868 69. I ribelli conquistarono Bassora nel 257/870 71, stabilendovi il centro del loro movimento. [18] Costruirono inoltre dieci città intorno a Bassora. [19] Gli zanj occuparono Ahvaz nel 261/874 75, [20] e anche gli abitanti di Abadan si arresero loro. [21]
Nei primi anni della rivolta, gli abbasidi dovettero fronteggiare numerose sollevazioni e non riuscirono quindi a respingere gli zanj. [22] Il numero di vittime di entrambe le parti, secondo alcune fonti, fu di circa 2.500.000 morti, [23] ma gli studiosi mettono in dubbio la correttezza di tali resoconti. [24]
Il dominio degli zanj durò quindici anni [25] e sottomise vaste regioni. [26] Alla fine, al Muwaffaq, fratello del califfo al Mu'tamid, [27] mosse contro gli zanj nel 267/880 881 e riuscì a sconfiggerli nel mese di safar [28] 270/agosto settembre 883, uccidendo Sahib al Zanj. [29]
Natura della rivolta
Gli studiosi ritengono che la rivolta degli zanj fosse sia di natura sociale che politica [30] e motivata dalle differenze di classe fra schiavi ed élite. [31] Sahib al-Zanj dichiarava la propria appartenenza agli alidi, [32] tuttavia, tale affermazione è considerata infondata dagli studiosi. [33] Secondo un resoconto citato da Ibn Shahrashub, l’Imam Hasan al-Askari (A) non considerava Sahib al-Zanj un seguace sciita. [34] L’'Allama al-Majlisi sosteneva che Sahib al-Zanj era ben lontano dall’Ahl al Bayt (A) sia per quanto riguardava il suo credo sia per le sue azioni. [35] Durante il suo governo, donne sciite o alidi venivano vendute come schiave. [36] Al-Sharif al-Radi riportò che l’Imam Ali (A) aveva predetto la conquista di Bassora da parte di Sahib al-Zanj. [37]
Sahib al-Zanj è ritenuto vicino ai kharijiti nel credo e nella pratica. Uccideva donne, bambini e altre persone che non meritavano di essere uccise, e dichiarava politeisti coloro che commettevano peccati gravi. [38] Queste somiglianze con i kharijiti spinse i carmati a rifiutare alleanze con Sahib al-Zanj, anche se la loro unione avrebbe potuto costituire una minaccia seria per il califfato. [39]