Il primo musulmano
Il termine “primo musulmano” (in arabo: أول المسلمين) indica il primo individuo che ha prestato fede al Profeta dell’Islam (S). Essere il primo musulmano è sempre stato considerato un onore e un’eccellenza. Gli sciiti considerano l’Imam Alì (A), il primo uomo musulmano e la nobile Khadija, la prima donna musulmana. Quest'informazione è riportata anche nelle fonti storiche sunnite.
In base ad alcuni resoconti di fonti sunnite, Abubakr è presentato come il primo musulmano. Rasul Ja’faryan, storico sciita, reputa tale affermazione da parte di alcuni sunniti derivante da una divergenza tra denominazioni religiose e priva di fonte storica attendibile.
Importanza
Essere il primo musulmano è considerato un onore e un’eccellenza.[1] In base ad alcune fonti, il Profeta (S) ha considerato l’“essere il primo musulmano” un’eccellenza dell’Imam Alì (A).[2]
Khadija (S): la prima donna musulmana
Gli storici non divergono sul fatto che la nobile Khadija fu la prima donna musulmana.[3]Alcuni di loro l’hanno anche citata come primo musulmano (tra donne e uomini).[4] Ibn al-Athir, storico sunnita, sostiene l’unanimità dei musulmani nel fatto che la nobile Khadija fu la prima persona a prestare fede al Profeta (S).[5]
Secondo Ahmad ibn Abi Ya’qub, storico del terzo secolo [dopo l’Egira], la nobile Khadija fu la prima donna a prestare fede e il nobile Alì (A), il primo uomo a prestare fede al Profeta (S).[6]
Alì (A), il primo uomo musulmano
Secondo gli hadith, il Profeta dell’Islam ha descritto l’Imam Alì (A) come il primo musulmano, il primo credente[7] e il primo individuo a confermare la sua veridicità.[8] Shaykh Tusi ha narrato una tradizione dell’Imam al-Ridha (A) in cui egli presenta l’Imam Alì (A) il primo ad aver prestato fede al Profeta dell’Islam.[9] Gli sciiti sono unanimi sul fatto che l’Imam Alì (A) fu il primo uomo musulmano.[10] L’Imam Alì (A) stesso ha dichiarato la propria priorità nell’accettare l’Islam e il fatto che fu il primo musulmano.[11]
L’Allamah Majlesi[12] e Husayn ibn Hamdan Khasibi,[13]scrittore sciita del quarto secolo (dopo l’Egira), hanno definito l’Imam Alì (A) il primo musulmano. Inoltre Mohammad ibn Jarir Tabari,[14] Shams al-Din Zahabi[15] e altri storici sunniti[16] hanno riportato citazioni secondo le quali l’Imam Alì (A) fu il primo musulmano.
Altre narrazioni
Alcuni sunniti hanno citato narrazioni in base alle quali Abubakr[17] o Zayd ibn Harithah furuno i primi musulmani.[18] Muqrizi, storico sunnita, nel libro “Imta’ al-Asma’” sostiene che Abubakr fu il primo musulmano degno di supportare e aiutare il Profeta dell’Islam.[19] Ibn Hajar nel libro “Al-Isabah” considera l’Imam Alì (A) il primo musulmano tra gli adolescenti, Khadija tra le donne, Zayd ibn Harithah il primo tra gli schiavi liberati e Balal Habashi il primo tra gli schiavi. Egli considera Abubakr il primo uomo libero ad essere diventato musulmano.[20] Nonostante ciò Muhammad ibn Jarir Tabari ha tramandato da Muhammad ibn Sa’d che Abubakr accettò l’Islam solamente dopo che fu accettato da altre cinquanta persone.[21]
Secondo Rasul Ja’faryan, storico sciita, il fatto che alcune fonti storiche hanno considerato Abubakr il primo musulmano, dal punto di vista storico, non ha fondamento e deriva da divergenze tra denominazioni musulmane.[22]
L’ordine di coloro che accettarono l’Islam
Ibn Athir, storico sunnita, ha presentato in ordine Khadija (S), l’Imam Alì (A), Zayd ibn Harithah e Abubakr[23] come primi musulmani mentre Mohammad Baqer Majlesi, Alì (A), Khadija (S) e Ja’far ibn Abitalib come i primi a prestare fede al Profeta (S).[24]
footnote
- ↑ Murawwijī Ṭabasī, Amīr Muʾminān wa pīshtāzī dar Islām, p. 72
- ↑ Ibn ʿUqda al-Kūfī, Faḍaʾīl Amīr al-Muʾminīn, p. 24.
- ↑ Hosseini, "The first believer and the most conscious faith", p. 48.
- ↑ Balādhurī, Ansāb al-ashrāf, vol. 1, p. 471; Ibn Saʿd, al-Ṭabaqāt al-kubrā, vol. 3, p. 15; Ibn ʿAbd al-Barr, al-Istīʿāb, vol. 2, p. 546; Ibn Khaldūn, Tārīkh Ibn Khaldūn, vol. 2, p. 410; Ṣāliḥī Damishqī, Subul al-hudā, vol. 2, p. 300.
- ↑ Ibn Athīr, al-Kāmil fī l-tārīkh, vol 2, p. 57.
- ↑ Yaʿqūbī, Tārīkh al-Yaʿqūbī, vol. 2, p. 23.
- ↑ Ibn Shahrāshūb, Manāqib Āl Abī Ṭālib, vol. 2, p. 6.
- ↑ Ṣaffār, Baṣā'ir al-darajāt, vol. 1, p. 84.
- ↑ Ṭūsī, Al-Amālī, p. 343.
- ↑ Ḥusaynī, Nakhustīn muʾmin wa agāhānatarīn īmān, p. 48.
- ↑ Majlisī, Biḥār al-anwār, vol. 38, p. 284.
- ↑ Majlisī, Biḥār al-anwār, vol. 66, p. 102.
- ↑ Khuṣaybī, al-Hidāya al-kubrā, p. 50.
- ↑ Ṭabarī, Tārīkh al-Ṭabarī, vol. 2, p. 310.
- ↑ Dhahabī, Tārīkh al-Islām, vol. 1, p. 128.
- ↑ Ibn ʿAbd al-Barr, al-Istīʿāb, vol. 3, p. 1090.
- ↑ Ṭabarī, Tārīkh al-Ṭabarī, vol. 2, p. 315; Ibn ʿAbd al-Barr, al-Istīʿāb, vol. 3, p. 965.
- ↑ Balādhurī, Ansāb al-ashrāf, vol. 1, p. 470.
- ↑ Maqrizī, Imtāʿ al-asmāʾ, vol. 1, p. 34.
- ↑ Ibn Ḥajar, al-Iṣāba, vol. 1, p. 84.
- ↑ Ṭabarī, Tārīkh al-Ṭabarī, vol. 2, p. 316.
- ↑ Jaʿfarīyān, Tārīkh sīyāsī-yi Islām, vol. 1, p. 235.
- ↑ Ibn Athīr, Usd al-ghāba, vol. 2, p. 130-131.
- ↑ Majlisī, Biḥār al-anwār, vol. 66, p. 102.
Riferimenti
- Balādhurī, Aḥmad b. Yaḥyā al-. Ansāb al-ashrāf. Edited by Suhayl Zakār & Riyāḍ al-Ziriklī. Beirut: Dār al-Fikr, 1417 AH.
- Dhahabī, Muḥammad b. al-Aḥmad al-. Tārīkh al-Islām. Edited by ʿUmar ʿAbd al-Salām al-Tadmurī. 2nd edition. Beirut: Dār al-Kitāb al-ʿArabī, 1409 AH.
- Ḥusaynī, Sayyid Karam Ḥusayn. Nakhustīn muʾmin wa agāhānatarīn īmān. Ṣirāṭ, No 10. Fall 1392 Sh.
- Ibn Athīr, ʿAlī b. Muḥammad. Usd al-ghāba fī maʿrifat al-ṣaḥāba. Beirut: Dār al-Fikr, 1409 AH.
- Ibn Athīr, ʿAlī b. Muḥammad. Al-Kāmil fī l-tārīkh. Beirut: Dār al-Ṣādir, 1385 AH.
- Ibn Ḥajar al-ʿAsqalānī, Aḥmad b. ʿAlī. Al-Iṣāba fī tamyīz al-ṣaḥāba. Edited by ʿĀdil Aḥmad ʿAbd al-Mawjūd and ʿAlī Muḥammad Muʿawwaḍ. Beirut: Dār al-Kutub al-ʿIlmīyya, 1415 AH.
- Ibn Khaldūn, ʿAbd l-Raḥmān b. Muḥammad. Tārīkh Ibn Khaldūn. Edited by Khalīl Shaḥāda. 2nd edition. Beirut: Dār al-Fikr, 1408 AH-1988.
- Ibn Saʿd, Muḥammad b. Manīʿ al-Ḥāshimī al-Baṣrī. Al-Ṭabaqāt al-kubrā. Edited by Muḥammad ʿAbd al-Qādir ʿAṭā. 1st edition. Beirut: Dar al-Kutub al-ʿIlmiyya, 1410 AH-1990.
- Ibn Shahrāshūb, Muḥammad b. ʿAlī. Manāqib Āl Abī Ṭālib. 1st edition. Qom: ʿAllāma, 1379 AH.
- Ibn ʿAbd al-Barr, Yūsuf b. ʿAbd Allāh. Al-Istīʿāb fī maʿrifat al-aṣḥāb. Edited by ʿAlī Muḥammad al-Bajāwī. 1st edition. Beirut: Dār al-Jīl, 1412 AH.
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