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Dibattito dell'Imam al-Rida (A) con Sulayman Marwazi

Da wikishia.

Il dibattito dell'Imam al-Rida (A) con Sulayman Marwazi è una disputa teologica fra l'Imam al-Rida (A) e Sulayman Marwazi, uno dei teologi del Khorasan, sul tema del bada' e della volontà di Dio. Secondo le fonti sciite, l'incontro si tenne su richiesta di al-Ma'mun, il califfo abbaside, con l'intento di confutare l'Imam al-Rida (A).

Il testo del dibattito è riportato nei libri Tawhid e 'Uyun akhbar al-Rida (A) di al-Shaykh al-Saduq, nonché nell’al-Ihtijaj di al-Tabrisi. Da tali resoconti risulta che l'Imam al‑Rida (A) ebbe la meglio su Sulayman: quest'ultimo accettò la teoria del bada' e non seppe replicare alle obiezioni dell'Imam (A) riguardo alla volontà divina.

Storia della vicenda

Un giorno, Sulayman Marwazi, uno dei teologi del Khorasan, si recò da al-Ma'mun, il califfo abbaside. Al-Ma'mun gli disse: «Ali ibn Musa al-Rida (A) è giunto a me dall’Hijaz ed è interessato alla teologia e ai teologi. Vieni qui nel giorno di Tarwiya e discuti con lui». Sulayman rispose: «Egli non è in grado di rispondere alle mie domande e non desidero che venga umiliato davanti ai Banu Hashim». Al-Ma'mun replicò: «È proprio per questo che voglio che tu dibatta con lui». Quindi invitò l'Imam al-Rida (A) a partecipare al confronto, e l'Imam (A) accettò. [1]

Il dibattito si apre con una discussione sul bada' (l’apparente mutamento della volontà divina). L'Imam al-Rida (A) cita vari versetti del Corano, fra cui: «È Lui che origina la creazione e poi la farà ritornare»; [2] «[È] il Creatore dei cieli e della terra»; [3] «[Vi sono] altri in attesa del decreto di Allah: o li punirà, o si rivolgerà a loro con clemenza». [4] Quindi domanda a Sulayman come possa negare il bada' alla luce di questi testi. Dopo ulteriori spiegazioni da parte dell'Imam (A) su richiesta di Sulayman, quest’ultimo accetta la dottrina del bada'. [5]

In seguito, la discussione verte sulla volontà di Dio e su come differisca dagli altri attributi divini, quali l’udire, il vedere e il potere. Sulayman sostiene che la volontà di Dio sia un attributo della Sua essenza, al pari del Suo udire, vedere e potere; l'Imam al-Rida (A) invece afferma che la volontà è distinta, perché Dio è «Colui Che tutto ode», «Colui Che tutto vede» e «l’Onnipotente» prima ancora di aver creato o mutato una qualsiasi cosa; Egli “vuole” solo nel momento in cui crea. Non diciamo dunque che Dio abbia creato o cambiato qualcosa perché è «Colui che tutto ode» o «Colui che tutto vede», bensì perché ha voluto creare o modificare quella determinata cosa. [6] Il dialogo prosegue con numerose domande poste dall'Imam (A) a Sulayman e si conclude con il silenzio di quest’ultimo di fronte all’ultima domanda. [7]

Conclusione

Secondo il resoconto, in più momenti del dibattito Sulayman viene confutato dalle argomentazioni dell'Imam al-Rida (A). Alla fine della sezione sul bada', ad esempio, egli dichiara di non negare più tale dottrina. [8] Alcune sue risposte sugli attributi divini suscitano l’aperta disapprovazione di al-Ma'mun e le risate del pubblico. [9] Talvolta egli fornisce risposte contraddittorie [10] e, alla fine, lascia senza replica l’ultima domanda dell'Imam (A). [11]

Fonti

Il dibattito è stato tramandato da al-Shaykh al-Saduq (305/917-8 - 381/991-2) in due opere: Tawhid [12] e 'Uyun akhbar al-Rida (A). [13] Successivamente è stato riportato nell’al-Ihtijaj, scritto da al-Tabrisi (VI/XII secolo). [14] Il resoconto di al-Tabrisi è molto più breve di quello di al-Saduq. Secondo 'Allama al-Majlisi, in tale narrazione è stata omessa una parte del testo per brevità. [15] L’hadith è stato citato anche nel Bihar al-anwar, attingendo ai due libri di al-Shaykh al-Saduq. [16]