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Bishr ibn Ghalib al-Asadi

Da wikishia.

Bishr ibn Ghālib al-Asadī (in arabo: بِشر بن غالِب اَسَدی) vissuto nel 66/685-6, fu un compagno degli Imam sciiti (A) e trasmettitore di hadith (rāwī). Lui e il fratello Bushayr tramandarono la Du'a (Supplica) di 'Arafa dall’Imam al-Husayn (A). Incontrò l’Imam al-Husayn (A) a Dhat 'Irq, lungo la strada fra la Mecca e l’Iraq; in quell’occasione l’Imam (A) gli chiese notizie dell’Iraq ed egli rispose: «I cuori della gente sono con te, ma le loro spade sono con i Banu Umayya». Non fu presente durante l’evento di Ashura, però in seguito si pentì di non aver accompagnato e sostenuto l’Imam (A).

Introduzione

Bishr ibn Ghalib al-Asadi al-Kufi, soprannominato Abu Sadiq, [1] era figlio di Ghalib ibn Bishr al-Asadi, [2] un compagno del Profeta (S), e apparteneva alla tribù dei Banu Asad. [3] Le fonti non riportano il luogo e la data della sua nascita. [4]

Secondo Ahmad ibn Muhammad al-Barqi (m. 280/893-4), un autore sciita edotto nell’'ilm al-rijal, la scienza che studia le caratteristiche dei trasmettitori di hadith, Bishr era stato uno dei compagni del Profeta (S). [5] Sayyid Muhsin al-Amin (m. 1371/1952), nell’A'yan al Shi'a, citando Ibn Sa'd – autore di al Tabaqat al Kubra – riporta che Bishr fu uno di quei compagni emigrati e stabilitisi a Kufa. [6]

Alcune fonti storiche menzionano un omonimo, Bishr ibn Ghalib, come comandante dell’esercito di al Hajjaj ibn Yusuf nella sua battaglia contro i ribelli kharigiti; [7] si narra che tale omonimo cadde in battaglia nel 76/695 6. [8] Nelle fonti attinenti al rijal compaiono dunque due persone con lo stesso nome, ossia “Bishr ibn Ghalib al Asadi”, [9] e nulla fa supporre che siano la stessa persona.

Trasmettitore di hadith

Secondo Ahmad ibn Muhammad al-Barqi (m. 280/893-4) e al Shaykh al Tusi (m. 460/1067), autori sciiti della scienza del rijal, Bishr era un compagno degli Imam (A) e trasmettitore dei loro hadith, non forniscono però ulteriori dettagli biografici. [10] Al Tusi si limita a precisare che era “Asadi” (della tribù dei Banu Asad) e “Kufi”, e lo annovera fra i compagni dell’Imam al Husayn (A) [11] e dell’Imam al Sajjad (A). [12] Al Barqi lo include anche fra i compagni dell’Imam al Hasan (A) e, addirittura, dell’Imam Ali (A), aggiungendo che risiedeva a Kufa. [13]

Le raccolte di hadith conservano diversi testi trasmessi da Bishr, riguardanti temi diversi, tra i quali l’amore per l’Ahl al Bayt (A), [14] l’esegesi coranica, [15] la ricompensa per la recitazione del Corano, [16] e la parusia dell’al Qa'im (l’Imam al Mahdi – AJ). [17] Lui e suo fratello Bushayr furono i trasmettitori della Du'a di 'Arafa dell’Imam al Husayn (A). [18]

Denominazione e affidabilità

Secondo alcuni ricercatori non esistono attestazioni esplicite circa la confessione professata da Bishr nelle fonti del rijal. [19] Nonostante ciò, 'Abd Allah al Mamaqani (m. 1351/1933), autore sciita della scienza del rijal, lo considera imamita. [20] Muhsin al Amin, riportando un passo attribuito a Muhammad ibn 'Umar al Kashshi (IV/X secolo), lo descrive come persona dotta, virtuosa e stimata, ma fa notare che tale dichiarazione non si trova nel Rijal al Kashshi e che un simile linguaggio è tipico di autori posteriori. [21] La larga diffusione della Du'a di 'Arafa è stata comunque addotta come prova indiretta della sua attendibilità. [22]

L’incontro con l’Imam al-Husayn (A)

Quando l’Imam al Husayn (A) stava lasciando la Mecca per dirigersi verso l’Iraq, incontrò Bishr ibn Ghalib a Dhat 'Irq. [23] Interrogato sulle condizioni del paese, questi rispose: «I cuori della gente sono con te, ma le loro spade sono con i Banu Umayya». L’Imam approvò la valutazione e commentò: «Dio farà ciò che vorrà». [24] Bishr trasmise anche un colloquio fra l’Imam al Husayn (A) e 'Abd Allah ibn al Zubayr, nel quale il Terzo Imam (A) spiegò le ragioni del suo viaggio verso Kufa. [25] Assente a Karbala, [26] secondo Ibn Saʿd, come riportato nel suo libro al-Taqibat al-Kubra, in seguito si recò sulla tomba dell’Imam (A) per esprimere il proprio rammarico di non essersi unito a lui. [27] Durante la rivolta di al Mukhtar al Thaqafi (66/685), Bishr si recò a Medina con Minhal ibn 'Amr. Dopo essersi inizialmente schierato dalla parte di al Mukhtar, gli si oppose e, per questo, fu da lui imprigionato. [28]